Album "Noi che gridammo al vento": immagini e documenti
La quarta gallery del progetto Ombre sotto i portici è dedicata a Noi che gridammo al vento, pubblicato nel 2016 dall’editore Einaudi.
L’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce a questa edizione, al momento l’unica uscita nelle librerie (in formato cartaceo).
Il romanzo non fa parte della serie dedicata a Sarti Antonio, può piuttosto essere ascritto a quel filone di testi della produzione macchiavelliana che, pur mantenendo lo statuto di fiction, raccontano e indagano eventi cardine della storia italiana, in particolare episodi di criminalità pubblica strettamente correlati alle trame politiche e sociali del nostro paese. Romanzi come Funerale dopo Ustica, la cui lettura chiuderà questo ciclo di incontri, e Strage, al contrario primo testo affrontato dal Gruppo di Lettura e su cui si può consultare una gallery di documenti analoga a questa. Noi che gridammo al vento anzi non solo ripropone alcuni personaggi già visti in Strage, ma si salda strettamente a esso dal momento che le ultime pagine sono ambientate a Bologna il 2 agosto 1980.
I documenti presentati sono quasi interamente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato, la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.
Come sempre ricordiamo che per rimanere aggiornati sull’attività di Macchiavelli e ricostruire la sua lunga carriera di romanziere si può consultare il sito a lui dedicato.
Roberto Roversi
Abbiamo già ricordato che le pagine finali di Noi che gridammo al vento si svolgono a Bologna il 2 agosto 1980, saldando il romanzo del 2016 a quello uscito in prima edizione nel 1990. La chiusura del cerchio è sottolineata dalla ripresa in queste pagine della poesia Notizia di Roberto Roversi, che Macchiavelli già aveva collocato in esergo a Strage. Anche la narrazione dello scoppio della bomba riprende lo stesso schema del “conto alla rovescia” inaugurato da Roversi e riproposto nel romanzo sull’attentato.
Nella gallery dedicata a quest’ultimo non abbiamo rilevato gli stretti legami esistenti fra l’Archiginnasio e Roberto Roversi. Parte del fondo librario proveniente dalla Libreria Palmaverde infatti fa parte delle collezioni della biblioteca, che ha organizzato più di una iniziativa in ricordo del poeta bolognese. In questa immagine il manifesto promozionale di una delle più importanti fra queste iniziative, la mostra LIBRI. Fogli che bruciano. Le edizioni della Libreria Antiquaria Palmaverde di Roberto Roversi, 1948-2005, tenutasi dal 2 febbraio al 19 marzo 2011 in biblioteca e di cui è ora disponibile una versione online.