Ricordare e (ri)pensare la guerra

12 giugno 2025, 17:00 @ Biblioteca Amilcar Cabral
Via S. Mamolo 24

l'invasione giapponese in Cina tra memorialistica e poesia | incontro

Con Valeria Zanier e Federico Picerni

Cina, 1937: l’invasione totale giapponese anticipa di due anni lo scoppio della Seconda guerra mondiale. La storia della resistenza all’invasione è nota e culminò con la sconfitta dei giapponesi nel 1945, aprendo la strada alla nascita della Repubblica popolare nel 1949; ma quale ruolo giocò – e continua a giocare – la letteratura? Quali prospettive offre la “distanza” – o la “prossimità” – dell’atto letterario? Questo contributo esamina due casi distinti ma in parte paralleli. Da una parte, vedremo come la guerra fu pensata e scritta poeticamente da Ai Qing, tra i più affermati poeti cinesi del Novecento, che si impegnò per dare alla poesia un ruolo sia di testimonianza sia di partecipazione allo sforzo di resistenza. Dall’altra, sposteremo lo sguardo sui memoir scritti dagli impiegati italiani della Banca d’Italia a Shanghai: dopo l’armistizio dell’8 settembre alcuni di essi furono tra i pochissimi a non essere internati dalle autorità occupanti nipponiche e lasciarono testimonianze scritte utili a ricostruire la loro esperienza drammatica a migliaia di km da casa a presidiare uno dei pochi avamposti italiani in Oriente in un’atmosfera sempre più surreale. Il seminario è pensato come un’occasione di interazione e condivisione e perciò caldeggia (ma non prevede necessariamente) la partecipazione attiva di chi vi prenderà parte attraverso la lettura e la discussione dei testi proposti.


Valeria Zanier è professoressa associata di Lingua e letteratura cinese al LILEC. Nella sua ricerca ha sviluppato un focus sulle reti transnazionali tra Cina ed Europa nel secondo dopoguerra e sulle intersezioni tra business e cultura nella Cina contemporanea. I suoi progetti attuali includono uno studio delle traiettorie commerciali italiane in Asia Orientale nel ‘900 e un progetto coordinato insieme a partner internazionali sulla memorialistica non-anglofona riguardante la trasformazione della Cina negli anni ’70 e ’80. In precedenza ha insegnato a Ca' Foscari, LSE e KU Leuven.

Federico Picerni è ricercatore in letteratura cinese al LILEC. I suoi interessi di ricerca si orientano principalmente sul rapporto tra produzione culturale e società: nello specifico, si occupa di scrittori e poeti operai in Cina, amatorialità letteraria, studi (trans)culturali. È inoltre traduttore letterario dal cinese.