ARBOR

Fondo Bentivoglio

Il manoscritto raccoglie il fitto carteggio, durato anni, fra il senatore bolognese Fulvio Bentivoglio e Felice Bianchi, maestro di casa del cardinale Caracciolo Santobono che aveva l'incarico di procurare al gentiluomo bolognese la cioccolata da Roma, dove la qualitá era superiore e i prezzi più convenienti.

copertina di Fondo Bentivoglio

Il carteggio riporta notizie sul commercio della cioccolata: i prezzi le condizioni di produzione e spedizione, il tutto, fra un pettegolezzo e l'altro sulle vicende politiche o familiari. Da questo carteggio sappiamo che il cacao più pregiato era quello di Caracca (dal nome delle imbarcazioni che lo trasportavano dalle Americhe) aggiungendo a questo cacao di Portogallo zucchero e cannella si otteneva la cioccolata più fine e più costosa. La cioccolata con vaniglia invece costa meno. Sappiamo anche che il trasporto, per il quale venivano impiegati corrieri occasionali, non era privo di rischi e qualche volta il carico giungeva alleggerito durante il viaggio.
La cioccolata nel corso del XVIII secolo era uno status symbol che non poteva mancare sulle tavole dell'aristocrazia e, tantomeno, nelle feste più eleganti.