Album "Noi che gridammo al vento": immagini e documenti
La quarta gallery del progetto Ombre sotto i portici è dedicata a Noi che gridammo al vento, pubblicato nel 2016 dall’editore Einaudi.
L’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce a questa edizione, al momento l’unica uscita nelle librerie (in formato cartaceo).
Il romanzo non fa parte della serie dedicata a Sarti Antonio, può piuttosto essere ascritto a quel filone di testi della produzione macchiavelliana che, pur mantenendo lo statuto di fiction, raccontano e indagano eventi cardine della storia italiana, in particolare episodi di criminalità pubblica strettamente correlati alle trame politiche e sociali del nostro paese. Romanzi come Funerale dopo Ustica, la cui lettura chiuderà questo ciclo di incontri, e Strage, al contrario primo testo affrontato dal Gruppo di Lettura e su cui si può consultare una gallery di documenti analoga a questa. Noi che gridammo al vento anzi non solo ripropone alcuni personaggi già visti in Strage, ma si salda strettamente a esso dal momento che le ultime pagine sono ambientate a Bologna il 2 agosto 1980.
I documenti presentati sono quasi interamente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato, la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.
Come sempre ricordiamo che per rimanere aggiornati sull’attività di Macchiavelli e ricostruire la sua lunga carriera di romanziere si può consultare il sito a lui dedicato.
I martiri di Chicago
In un numero unico pubblicato in italiano a Parigi nel 1923 a cura del Comitato Anarchico Pro Vittime Politiche - e quindi destinato a raccogliere fondi a beneficio di chi era perseguitato per le proprie idee in fatto di politica - viene ricordato il motivo per cui la data del 1° maggio era stata scelta come giorno celebrativo della Festa dei lavoratori.
Come ricorda l’articolo I martiri di Chicago, il 1° maggio 1886 nella capitale dell’Illinois venne indetto un grande sciopero per chiedere l’estensione a tutti gli Stati Uniti d’America della giornata lavorativa di otto ore, in vigore solamente in quello stato. L’intervento armato della polizia causò due morti. Le manifestazioni di protesta si estesero a tutta la città nei giorni successivi, culminando nel violento scontro di Haymarket Square: in seguito alla morte di sei poliziotti causata da una bomba, un numero mai precisato di manifestanti venne ucciso dalle forze dell’ordine.
L’episodio non suona nuovo alle orecchie dei partecipanti al Gruppo di Lettura che hanno seguito gli incontri dello scorso anno. Valerio Evangelisti infatti lo rievoca in One Big Union, primo volume della Trilogia americana. Avevamo citato questi eventi anche nella gallery dedicata a questo romanzo.
«Primo maggio», a cura del Comitato anarchico pro vittime politiche, Paris, 1923.
Collocazione: Fondo Fabbri, n. 44.