Album "Noi che gridammo al vento": immagini e documenti
La quarta gallery del progetto Ombre sotto i portici è dedicata a Noi che gridammo al vento, pubblicato nel 2016 dall’editore Einaudi.
L’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce a questa edizione, al momento l’unica uscita nelle librerie (in formato cartaceo).
Il romanzo non fa parte della serie dedicata a Sarti Antonio, può piuttosto essere ascritto a quel filone di testi della produzione macchiavelliana che, pur mantenendo lo statuto di fiction, raccontano e indagano eventi cardine della storia italiana, in particolare episodi di criminalità pubblica strettamente correlati alle trame politiche e sociali del nostro paese. Romanzi come Funerale dopo Ustica, la cui lettura chiuderà questo ciclo di incontri, e Strage, al contrario primo testo affrontato dal Gruppo di Lettura e su cui si può consultare una gallery di documenti analoga a questa. Noi che gridammo al vento anzi non solo ripropone alcuni personaggi già visti in Strage, ma si salda strettamente a esso dal momento che le ultime pagine sono ambientate a Bologna il 2 agosto 1980.
I documenti presentati sono quasi interamente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato, la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.
Come sempre ricordiamo che per rimanere aggiornati sull’attività di Macchiavelli e ricostruire la sua lunga carriera di romanziere si può consultare il sito a lui dedicato.
Antonio Baldacci
Antonio Baldacci fu un importante cultore di studi etnografici e sociali, oltre che botanico e grande viaggiatore. I suoi interessi si indirizzarono in particolare alla penisola balcanica, Albania e Montenegro in primis. Nel 2001 i suoi eredi donarono alla Biblioteca dell’Archiginnasio sia la collezione libraria che i documenti archivistici a lui appartenuti.
Nel 2005 è stato pubblicato il volume Una passione balcanica tra affari, botanica e politica coloniale. Il fondo Antonio Baldacci nella Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna (1884-1950), a cura di Maria Grazia Bollini, che può essere letto integralmente online.
Nello stesso anno in Archiginnasio è stata allestita la mostra Una passione balcanica. Politica coloniale, affari e botanica tra la dissoluzione dell'impero ottomano e la seconda guerra mondiale. Il fondo Antonio Baldacci in mostra all'Archiginnasio, di cui è ora disponibile la versione online.
Ritratto di Antonio Baldacci, riproduzione fotografica di olio su tela, Roma, 1905.
Collocazione: Fondo Baldacci, b. 112, fasc. 8, n. 112/257