Album "I mille volti di Sarti Antonio"
Il romanzo Ombre sotto i portici, pubblicato per la prima volta nel 1976 e in diverse occasioni negli anni successivi, spesso anche insieme ad altri romanzi brevi, offre tematiche in gran parte già affrontate nelle galleries precedenti, a partire dalla doppia visione della città qui rappresentata con una sineddoche dai portici. Elemento generalmente considerato simbolo di civiltà - uno spazio che potrebbe rimanere privato diventa invece luogo pubblico che offre riparo e conforto a chi si trova in strada - può diventare spazio minaccioso, capace di offrire angoli nascosti e oscuri ai malintenzionati.
Per non ripetere tematiche già viste, il romanzo sarà quindi solamente spunto per illustrare brevemente la carriera teatrale di Loriano Macchiavelli - in buona parte precedente la produzione giallistica ma che continua e riemerge anche dopo il successo come romanziere - e spendere qualche parola sulla nascita di Sarti Antonio. Questo ci porterà ad esplorare un aspetto curioso, cioè come nel corso degli anni i personaggi principali della serie dedicata a Sarti Antonio - e in particolare il sergente stesso - sono stati rappresentati in media che prevedono l’utilizzo dell’immagine, statica o in movimento: illustrazioni che hanno accompagnato alcuni romanzi e trasposizioni a fumetti nell’ambito del documento cartaceo, film e serie TV nell’universo della multimedialità.
Da una parte diversi illustratori hanno quindi dato un volto al sergente e ai suoi compagni di avventure - come sempre in maniera più o meno fedele alle indicazioni fornite da Macchiavelli, quando presenti - dall’altra alcuni attori sono stati scelti per mettere i propri lineamenti al servizio dei personaggi. Fra questi uno è veramente diventato il volto per eccellenza di Sarti nell’immaginario del pubblico, tanto che, lo vedremo, è spesso finito anche sulle copertine dei romanzi.
Macchiavelli drammaturgo
Nella stagione teatrale 1972/73 il GTV rappresenta, prima al Sanleonardo poi in altri luoghi bolognesi e in diverse altre città, lo spettacolo Voglio dirvi di un popolo che sfida la morte, messa in scena del testo Al Fatah: la conquista, scritto da Macchiavelli. La regia è di Leonesi.
Il tema centrale è di grande attualità, ancora oggi: l’aggressione di Israele al popolo palestinese. Come mostrano i ritagli di giornale presenti in questa immagine, la rappresentazione del 3 luglio 1972 in Piazza Maggiore genera l’intervento della Polizia e la richiesta di sospendere le repliche. La vicenda è raccontata nei dettagli sul sito dello scrittore, da cui si può scaricare anche il testo integrale dello spettacolo.
Possiamo ancora una volta riannodare il passato col presente: Macchiavelli ha chiuso l’incontro 50 anni con Macchiavelli Loriano, scrittore leggendo tre poesie del poeta palestinese Samih al-Qasim.
Luciano Leonesi, Calorosi gli applausi, da domani si replica. L'epica storia del Gruppo Teatrale Viaggiante, Milano, Vangelista, 1986.