Nell’archivio di Marco Minghetti, conservato fra i fondi speciali dell’Archiginnasio, è presente un fascicolo di documenti riferiti ai lavori della commissione incaricata di soprintendere all’esecuzione, commissione della quale Minghetti stesso era fra i membri più autorevoli.
“Nell’anno 1842 si eseguì nell’Archiginnasio di Bologna lo Stabat Mater di G. Rossini, e fu la prima volta che si udì in Italia. Rossini stesso, che viveva a Bologna, l’aveva desiderato, a fine di beneficenza, cioè per cominciare un fondo di sussidii agli artisti di musica bolognesi che si trovassero in miseria. A sua preghiera venne a dirigerlo Donizetti, e la cosa riuscì benissimo. Rossini volle che io insieme al Marchese Bevilacqua e a parecchi altri ce ne occupassimo.”
Così scrisse Marco Minghetti nei suoi Ricordi (Marco Minghetti, Miei ricordi, vol. 1 Dalla puerizia alle prime prove nella vita pubblica (Anni 1818-1848), quarta ed., Torino, L. Roux, 1889, p. 81) a proposito della straordinaria esecuzione che si tenne la sera del 18 marzo 1842 sotto la direzione di Gaetano Donizetti, con repliche nelle due serate successive, nell’aula magna dell’Archiginnasio oggi denominata Sala dello Stabat Mater in memoria dell’evento.