La facciata
All’inizio degli anni Sessanta del XVI secolo, per ridare prestigio all’Università bolognese, cui facevano concorrenza le nuove università italiane e straniere, il pontefice Pio IV ne decise una completa riorganizzazione e concentrò in un’unica sede le scuole dei Giuristi (diritto civile e canonico) e degli Artisti (filosofia, medicina, matematiche, scienze fisiche e naturali), fino ad allora ospitate in diversi luoghi della città.
![copertina di La facciata](https://assets.culturabologna.it/bd93e17f-c3a5-43cb-bbff-f4dc8d56ab59-facciata-tomasellizanotti.jpg/825a5706d2315124f4bf2075c60ad9583c1e4783.jpg)
L’edificio delle “nuove scuole”, o Archiginnasio come venne chiamato con termine classico, venne costruito con grande celerità in un anno e mezzo e fu inaugurato il 21 ottobre 1563.
L’architetto bolognese Antonio Morandi, detto il Terribilia creò una facciata, su due piani con portico, che rispecchia anche nei materiali (il cotto e l’arenaria) il carattere dell’architettura locale.
Il palazzo, costruito su molte preesistenze e in uno spazio irregolare, si sviluppa soprattutto in senso orizzontale, affacciandosi sul fianco sinistro della basilica di San Petronio e su piazza Galvani.
L’Archiginnasio rientra fra i grandi progetti di rinnovamento urbanistico della seconda metà del Cinquecento. Risalgono a quegli anni la fontana del Nettuno (1564), l’Ospedale della Morte (1565) e il Palazzo dei Banchi (1565 - 1568), che chiude il lato orientale di piazza Maggiore.
![Archiginnasio di Bologna, febbraio 1862](https://assets.culturabologna.it/58e004b1-1fb5-4386-a022-5c44a5a045c7-facciata-faccioli.jpg/658e92357ddaf83a37526e47323880e7e339b4c0.jpg)
Raffaele Faccioli