Guida agli amatori delle belle arti architettura, pittura, e scultura per la città di Bologna, suoi sobborghi, e circondario del sacerdote Petronio Bassani cittadino bolognese
Guido Zucchini, Catalogo critico delle Guide di Bologna, «L’Archiginnasio», XLVI-XLVII (1951-52), p. 135-168:
“Nella prefazione l’autore traccia una breve storia dei diversi circuiti di mura, che hanno recinto Bologna e dopo aver constatato che dopo il 1796 molti cambiamenti erano avvenuti e molte opere d’arte distrutte o asportate narra come si sia accinto a compilare una guida della città per esortazioni di alcuni amici e dopo aver consultato le memorie di molti scrittori, di cui dà l’elenco. In un secondo volume avrebbe dato cenni biografici sugli artisti, ma l’opera rimase incompiuta. Furono pubblicate la parte prima del tomo primo e alcune pagine della parte seconda oggi assai rare a trovarsi. Il Giordani scrisse di suo pugno su un esemplare della biblioteca dell’Archiginnasio che furono fatte tali critiche alla nuova guida, che l’autore avvilito non volle più saper d’altro: così il Frati nella Bibliografia bolognese. Ma il Bianconi assicura che la causa della sospensione fu la morte dell’autore. Nella parte prima è descritto il quartiere di Porta Piera: nelle poche pagine della seconda il palazzo del Comune e la chiesa di S. Petronio (quartiere di porta Ravegnana): manca qualsiasi indice di artisti. Il Bianconi dice che il Bassani lasciò totalmente la strada battuta da tutti gli altri e ne prese un’altra assai lunga, spesse volte inutile, sempre intralciata». Certamente spesso vi si trovano notizie favolose e attribuzioni artistiche d’ignota derivazione. Ma bisogna pur lodare la cura e la diligenza dell’autore nel descrivere le pitture che adornavano case e palazzi e nel citare i quadri in possesso di privati, avendo chiamato in aiuto per le attribuzioni molti artisti e intenditori cittadini, il Gini, Domenico Pedrini, Mauro Gandolfi, Antonio Beccadelli, il Rosaspina, il Ferri, il Fancelli, lo Zanotti, il Sedazzi ecc. Preziosa è la sua testimonianza per identificare soggetti e autori di tante decorazioni murali eseguite nella seconda metà del Settecento e nei primi dell’Ottocento, di cui nessun altro ha parlato e di cui man mano il tempo passa sarà sempre più apprezzato il valore. Sì che ci si può rammaricare che la fatica del sacerdote Bassani si sia fermata a una quarta parte della città o a poco più.”
Due volumi:
LEGGI vol.1 Altro esemplare online: 17.R.IX.15
LEGGI vol. 2