Il Blasone bolognese
Il Blasone bolognese, cioè Arme gentilizie di famiglie bolognesi, nobili, cittadinesche e aggregate, è la più importante raccolta di stemmi, o più propriamente scudi, e cimieri dell'area bolognese.
L'opera, pubblicata a Bologna tra il 1791 e il 1795, venne concepita da Floriano Canetoli, che si adoperò personalmente nella raccolta degli stemmi, facendo richiesta alle varie famiglie nobili e "cittadine" bolognesi affinché gli trasmettessero l'arma e l'impresa, come si ricava dalla prefazione dell'abate Francesco Alessio Fiori (o Dal Fiore).
La raccolta è costituita quasi interamente da tavole calcografiche: solo la prefazione, la dedica a Gioseffo Remondini nel tomo II e quella a Giuseppe Rosini nel tomo V sono a stampa. Una particolarità del Blasone bolognese è che tutte le raffigurazioni incise (3623 stemmi, 1088 cimieri, 84 insegne, cornici e figure), sono colorate a mano, ad acquerello, con un effetto cromatico di grande bellezza.
La Biblioteca dell'Archiginnasio possiede vari esemplari dell'opera. Del tomo V sono presenti in Archiginnasio due esemplari. In uno, totalmente calcografico (ad eccezione del testo della dedica, tipografico, e della tavola [22] eseguita a mano) sono raffigurate: il gonfalone delle Arti, le insegne e gli abiti delle 32 compagnie temporali o Arti, il gonfalone dell'Arciconfraternita della Vita, le insegne e gli abiti delle 52 compagnie spirituali di Bologna.
Nel secondo esemplare di questo tomo V conservato in Archiginnasio risultano a stampa calcografica solo la cornice della dedica (il testo è tipografico) e le tavole relative alle compagnie temporali, mentre il resto del volume è disegnato e colorato a mano. I gonfaloni sono dipinti su grandi carte di tavola ripiegate. Inoltre sono inserite altre 11 tavole che completano quelle delle arti della città con gli abiti dei signiferi e di 10 donzelli di altrettante arti, tavole non presenti nel primo esemplare.
E’ possibile selezionare i singoli stemmi tramite lista o ricerca per nome della famiglia.
Per la digitalizzazione è stata utilizzata la copia A dell'opera, collocazione 32.I.81.
Floriano Canetoli (Bologna,1751 – Genova, 1799), libraio ed editore di rami, fino al 1796 svolse un’attività pienamente in sintonia con gli ideali dell’Ancien Regime; a questa fase della sua attività risale la pubblicazione del Blasone bolognese.
Con l’arrivo delle truppe francesi, nel giugno del 1796, Canetoli divenne uno dei librai-stampatori più coinvolti dal nuovo clima politico creatosi in città. Fondò una sua tipografia e pubblicò vari opuscoli e giornali improntati alle nuove idee democratiche. Questa attività gli costò l’esilio: con l’arrivo degli Austro-Russi nel giugno del 1799 fu costretto a fuggire, rifugiandosi a Genova dove morì poco tempo dopo.
Francesco Alessio Fiori (o Dal Fiore) nato a Bologna nel 1718, gesuita, fu professore di filosofia a Brescia, teologo e autore di componimenti poetici; fece parte dell’Accademia degli Arcadi, con il nome di Feranio Ressico Falisco. I repertori biografici che ne danno notizia (Sommervogel, Ferrari, Casati, IBI, IBN) lo dichiarano morto a Rimini nel 1790; la Biblioteca dell’Archiginnasio possiede però documenti (nel fondo speciale Francesco Alessio Fiori) fino al 1794 dai quali risulta che il Fiori era ancora in vita.
Crediti
Progetto a cura di Ruggero Ruggeri, Marilena Buscarini e Rita Zoppellari.