Album “Strage”: immagini e documenti
In questa gallery raccogliamo documenti di varia natura che possono avere fornito una base informativa per la scrittura del romanzo Strage di Loriano Macchiavelli, che ne illustrano la genesi e la successiva vita editoriale o che fanno riferimento agli eventi e ai temi trattati nell’opera.
Dove non diversamente specificato, l’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce all’edizione di Einaudi del 2010.
I documenti citati sono quasi interamente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato, la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.
Per rimanere aggiornati sull’attività di Macchiavelli e ricostruire la sua lunga carriera di romanziere consultate il sito a lui dedicato. Una bibliografia molto accurata ma che si ferma al 2004 è stata redatta da Roberto Pirani e si trova nel volume Loriano Macchiavelli. Un romanziere una città, firmato da Massimo Carloni e dallo stesso Pirani.
Paul-Louis Durand
Sfogliando i due numeri di «Panorama» citati nell’immagine precedente ci si imbatte in una storia che non può non attirare l’attenzione di chi abbia letto Strage. È la storia di Paul-Louis Durand, francese, localizzato a Bologna il giorno della strage, giunto nel capoluogo emiliano dopo un misterioso viaggio in Italia durante il quale ha incontrato personaggi ancora più misteriosi, sospettato di far parte della Fédération d’Action Nationale et Européenne, nota organizzazione neonazista. Sono esattamente le stesse notizie che Massimo Altavilla legge in un «voluminoso dossier» (p. 445) che il Sisde gli fa recapitare per metterlo al corrente delle strane attività di un altro francese in Italia: naturalmente Jules Quicher. Siamo ancora nella parte quarta del romanzo, ma questa volta nel terzo capitolo, significativamente intitolato Effetti speciali. Dopo i giornali, anche diversi organi istituzionali si affannano a mettere i bastoni fra le ruote al magistrato: «Massimo continuava a credere che si trattasse di “effetti speciali” accesi sulla sua strada per distoglierlo dal fine» (p. 447).
Macchiavelli quindi coglie il potenziale narrativo insito nella storia di Paul-Louis Durand e “cuce” la sua storia sul personaggio di Jules Quicher, o meglio sulla sua versione rivista dal Sisde. Con questo meccanismo però lo scrittore rivela che quella storia è falsamente costruita - un effetto speciale, troppo “bella” per essere vera - dal momento che il lettore, arrivato a quel punto del romanzo, sa bene che le notizie fornite dal Sisde su Jules in buona parte non corrispondo alla realtà. Il comportamento di Jules è sicuramente equivoco in più di un’occasione - soprattutto per i personaggi del romanzo, meno per il lettore - e questo lo rende un ottimo protagonista per una storia a sensazione firmata Sisde.
«Panorama», 18 agosto 1980, n. 478
«Panorama», 25 agosto 1980, n. 479