Album "La stagione del pipistrello": immagini e documenti
La terza gallery del progetto Ombre sotto i portici è dedicata a La stagione del pipistrello, al momento l’ultimo romanzo uscito con protagonista Sarti Antonio, pubblicato nel 2022 dall’editore Mondadori.
L’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce a questa edizione.
La stagione del pipistrello può essere classificato all’interno del genere distopico: dal punto di vista temporale è collocato in un anno imprecisato del futuro prossimo e senza dubbio il mondo raccontato nelle sue pagine è tutt’altro che migliorato rispetto al presente. Il passaggio di una pandemia - “la stagione del pipistrello” è proprio il modo in cui viene identificato nel romanzo il periodo funestato dall’emergenza sanitaria - ha lasciato conseguenze anche peggiori di quelle che stiamo vivendo nella realtà del nostro presente. Macchiavelli in moltissimi suoi romanzi ha lamentato che «Bologna non è più quella di una volta». In questo romanzo l’affermazione va presa alla lettera: la Bologna raccontata è veramente qualcosa che ancora non possiamo conoscere, ma che potrebbe essere il nostro futuro.
I documenti presentati sono quasi interamente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato, la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.
Come sempre ricordiamo che per rimanere aggiornati sull’attività di Macchiavelli e ricostruire la sua lunga carriera di romanziere si può consultare il sito a lui dedicato.
Pinocchio illustrato
Ancora uno spunto minimo ma curioso. Dopo una notte passata con Rosas, notte decisiva per districare la matassa del caso che si trova fra le mani, Sarti Antonio si risveglia nella casa dell’amico. Che è già uscito ma gli ha lasciato un dono:
«L’unica traccia di Rosas è un foglio troppo grande per le quattro righe che contiene, posato sul tavolino. Avvertono, le quatro righe: “Qui sotto c’è un libro. Te lo regalo e se mai un giorno ti verrà, come promesso, il desiderio di leggere, il mio suggerimento è di cominiciare da questo. Copia del 1944, rara com’è ormai raro l’amore per i libri”.
Solleva un angolo del foglio, quasi temesse di vedere spuntare uno scarafaggio, e si palesa la copertina di un azzurro chiaro sulla quale, in alto, è scritto un Pinocchio a grandi lettere arancioni e, come tracciato da una grossa penna, illustrato da Mosca» (p. 244-245).
Questa vecchia edizione di Pinocchio verrà letta nelle pagine seguenti non da Sarti Antonio, ma dall’agente-autista Felice Cantoni, che per essa abbandona la consueta lettura del quotidiano sportivo.
Difficile dare un significato al dono di Rosas, si ha l’impressione che possa ritornare nei successivi volumi che andranno a completare la trilogia iniziata con La stagione del pipistrello, ma si tratta di ipotesi.
Il richiamo all’opera di Collodi però, e ancora più l’attenzione dedicata alle illustrazioni di Mosca che la accompagnano, è un’occasione per invitare a consultare la bibliografia recentemente pubblicata online dalla nostra biblioteca col titolo Un burattino in Archiginnasio. Pinocchio e Pinocchiate nelle raccolte della biblioteca. Realizzata per celebrare i 140 anni dalla prima pubblicazione in volume dell’opera da parte dell’editore Paggi di Firenze nel 1883, offre una panoramica di alcune edizioni di Pinocchio illustrate possedute dalla biblioteca. Alcune di queste opere saranno anche protagoniste della mostra L’avventura disegnata. Viaggi, peripezie e racconti sensazionali nelle illustrazioni dei libri per l’infanzia: 1900-1950, visitabile in Archiginnasio dal 4 aprile al 6 luglio 2024.
L’illustrazione di Enrico Mazzanti è quella che introduce la prima edizione di Pinocchio in volume.
Carlo Collodi, Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino, Firenze, Giunti, 1979, ed. anastatica dell’edizione Firenze, Paggi, 1883.