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Album "Il cimitero di Praga"
In questa gallery raccogliamo documenti che illustrano la genesi e la vita editoriale del romanzo Il cimitero di Praga di Umberto Eco (2010), che fanno riferimento agli eventi e ai temi trattati nell’opera o che possono avere fornito una base informativa per l’autore. Questa non vuole essere un’analisi scientifica ed esaustiva di fonti e documenti utilizzati dall’autore né tantomeno un’interpretazione del testo letterario (quando abbiamo presentato un’interpretazione critica è perché altri l’avevano già proposta e ci sembrava utile discuterne). Ancor meno si vuole dare un giudizio sui tanti temi complicati e scomodi presenti nel romanzo, che meritano approfondimenti ben più avanzati.
Quello che qui proponiamo è il resoconto di un’esperienza di lettura e di ricerca nel patrimonio della nostra biblioteca (con alcune escursioni su altre raccolte documentarie) che non vuole essere esaustivo di tutte le opere citate nel romanzo. Anzi anche l’assenza dalla gallery di alcuni testi citati da Eco, dovuta spesso al fatto che quella specifica opera non è conservata in biblioteca, può avere un significato per opere che spesso hanno avuto una vita controversa, trattato temi spinosi e viaggiato sul confine fra falso, plagio, provocazione e inganno.
Dove non diversamente specificato, l’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione, pubblicata nel 2010.
I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.
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I "Protocolli" dei "Savi Anziani" di Sion (1937)
Valentina Pisanty in La difesa della razza. Antologia 1938-1943 ricostruisce la storia dei Protocolli in Italia in un lungo capitolo (p. 291-336) che analizza le varie edizioni uscite nel nostro paese. Dopo quella del 1921 appena vista, l’opera torna di grade attualità nel momento in cui le politiche sulla razza del regime fascista diventano sempre più importanti e discriminanti. La seconda edizione è infatti del 1937. La copertina mette in rilievo anche il numero di copie stampate (e, presumibilmente, vendute). La terza edizione, l’anno successivo, aggiorna in copertina il conto del successo ottenuto.
Anche in questo caso vale la pena di scorrere l’indice, in cui spicca l’introduzione a firma Julius Evola.
I “protocolli” dei “Savi Anziani” di Sion, versione italiana [dall'inglese] con appendice e introduzione [di Giulio Cesare Andrea Evola], Roma, La vita italiana, 1937.
Collocazione: BUSSOLARI A. 799
I “Protocolli” dei “Savi Anziani” di Sion, versione italiana con appendice e introduzione, 3. ed, Roma, La Vita Italiana, 1938.