
Album "Il cimitero di Praga"
In questa gallery raccogliamo documenti che illustrano la genesi e la vita editoriale del romanzo Il cimitero di Praga di Umberto Eco (2010), che fanno riferimento agli eventi e ai temi trattati nell’opera o che possono avere fornito una base informativa per l’autore. Questa non vuole essere un’analisi scientifica ed esaustiva di fonti e documenti utilizzati dall’autore né tantomeno un’interpretazione del testo letterario (quando abbiamo presentato un’interpretazione critica è perché altri l’avevano già proposta e ci sembrava utile discuterne). Ancor meno si vuole dare un giudizio sui tanti temi complicati e scomodi presenti nel romanzo, che meritano approfondimenti ben più avanzati.
Quello che qui proponiamo è il resoconto di un’esperienza di lettura e di ricerca nel patrimonio della nostra biblioteca (con alcune escursioni su altre raccolte documentarie) che non vuole essere esaustivo di tutte le opere citate nel romanzo. Anzi anche l’assenza dalla gallery di alcuni testi citati da Eco, dovuta spesso al fatto che quella specifica opera non è conservata in biblioteca, può avere un significato per opere che spesso hanno avuto una vita controversa, trattato temi spinosi e viaggiato sul confine fra falso, plagio, provocazione e inganno.
Dove non diversamente specificato, l’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione, pubblicata nel 2010.
I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.
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Gemma Volli, Il caso Mortara (1960)
Qualche anno prima dello studio su Simonino, Gemma Volli aveva pubblicato un altro testo importante per fare luce su un altro caso che coinvolgeva un bambino. Il piccolo Edgardo Mortara, ebreo bolognese di 6 anni, venne rapito da esponenti della Chiesa nel 1860 perché una balia lo aveva battezzato segretamente. Ne nacquero polemiche e contrasti che ebbero un’eco mondiale.
La vicenda di Edgardo, cresciuto in Vaticano e diventato poi sacerdote col nome di Pio Maria, ha ottenuto recentemente grande attenzione in seguito all’uscita del film Rapito di Marco Bellocchio. In quell’occasione la Biblioteca dell’Archiginnasio ha organizzato una mostra per raccontare questa vicenda attraverso i documenti delle proprie collezioni. Il titolo della mostra era Il caso Mortara e vi invitiamo a consultarne la versione online.
Gemma Volli, Il caso Mortara nel primo centenario, Roma, "La rassegna mensile di Israel", 1960.
L’opuscolo è stato ripubblicato di recente con un sottotitolo leggermente diverso e una introduzione di Ugo Volli:
Gemma Volli, Il caso Mortara. Il bambino rapito da Pio IX, introduzione di Ugo Volli, Firenze, Giuntina, 2016.