Album "I mille volti di Sarti Antonio"
Il romanzo Ombre sotto i portici, pubblicato per la prima volta nel 1976 e in diverse occasioni negli anni successivi, spesso anche insieme ad altri romanzi brevi, offre tematiche in gran parte già affrontate nelle galleries precedenti, a partire dalla doppia visione della città qui rappresentata con una sineddoche dai portici. Elemento generalmente considerato simbolo di civiltà - uno spazio che potrebbe rimanere privato diventa invece luogo pubblico che offre riparo e conforto a chi si trova in strada - può diventare spazio minaccioso, capace di offrire angoli nascosti e oscuri ai malintenzionati.
Per non ripetere tematiche già viste, il romanzo sarà quindi solamente spunto per illustrare brevemente la carriera teatrale di Loriano Macchiavelli - in buona parte precedente la produzione giallistica ma che continua e riemerge anche dopo il successo come romanziere - e spendere qualche parola sulla nascita di Sarti Antonio. Questo ci porterà ad esplorare un aspetto curioso, cioè come nel corso degli anni i personaggi principali della serie dedicata a Sarti Antonio - e in particolare il sergente stesso - sono stati rappresentati in media che prevedono l’utilizzo dell’immagine, statica o in movimento: illustrazioni che hanno accompagnato alcuni romanzi e trasposizioni a fumetti nell’ambito del documento cartaceo, film e serie TV nell’universo della multimedialità.
Da una parte diversi illustratori hanno quindi dato un volto al sergente e ai suoi compagni di avventure - come sempre in maniera più o meno fedele alle indicazioni fornite da Macchiavelli, quando presenti - dall’altra alcuni attori sono stati scelti per mettere i propri lineamenti al servizio dei personaggi. Fra questi uno è veramente diventato il volto per eccellenza di Sarti nell’immaginario del pubblico, tanto che, lo vedremo, è spesso finito anche sulle copertine dei romanzi.
Loriano Macchiavelli - Magnus, Sarti Antonio e il malato immaginario (2006)
Abbiamo detto in precedenza che il volume illustrato da Magnus è un’eccezione nel nostro percorso in quanto Sarti non vi viene rappresentato. In realtà, vista la presenza della mitica auto 28, possiamo immaginare che l’uomo di spalle in impermeabile che si vede in questa immagine sia proprio il sergente. Ma la scelta di Magnus di non mostrarci il volto di Sarti non è casuale. Infatti, se è innegabile che il protagonista della vicenda sia l’archivista, Sarti vi recita comunque una parte importante, che avrebbe sicuramente offerto al disegnatore l’occasione per presentarcene un ritratto. Non facendolo Magnus sembra volere rispettare la decisione di Macchiavelli di evitare ogni descrizione fisica del personaggio.
Loriano Macchiavelli - Magnus, Sarti Antonio e il malato immaginario, Palermo, Flaccovio, 2006.