Album "I mille volti di Sarti Antonio"
Il romanzo Ombre sotto i portici, pubblicato per la prima volta nel 1976 e in diverse occasioni negli anni successivi, spesso anche insieme ad altri romanzi brevi, offre tematiche in gran parte già affrontate nelle galleries precedenti, a partire dalla doppia visione della città qui rappresentata con una sineddoche dai portici. Elemento generalmente considerato simbolo di civiltà - uno spazio che potrebbe rimanere privato diventa invece luogo pubblico che offre riparo e conforto a chi si trova in strada - può diventare spazio minaccioso, capace di offrire angoli nascosti e oscuri ai malintenzionati.
Per non ripetere tematiche già viste, il romanzo sarà quindi solamente spunto per illustrare brevemente la carriera teatrale di Loriano Macchiavelli - in buona parte precedente la produzione giallistica ma che continua e riemerge anche dopo il successo come romanziere - e spendere qualche parola sulla nascita di Sarti Antonio. Questo ci porterà ad esplorare un aspetto curioso, cioè come nel corso degli anni i personaggi principali della serie dedicata a Sarti Antonio - e in particolare il sergente stesso - sono stati rappresentati in media che prevedono l’utilizzo dell’immagine, statica o in movimento: illustrazioni che hanno accompagnato alcuni romanzi e trasposizioni a fumetti nell’ambito del documento cartaceo, film e serie TV nell’universo della multimedialità.
Da una parte diversi illustratori hanno quindi dato un volto al sergente e ai suoi compagni di avventure - come sempre in maniera più o meno fedele alle indicazioni fornite da Macchiavelli, quando presenti - dall’altra alcuni attori sono stati scelti per mettere i propri lineamenti al servizio dei personaggi. Fra questi uno è veramente diventato il volto per eccellenza di Sarti nell’immaginario del pubblico, tanto che, lo vedremo, è spesso finito anche sulle copertine dei romanzi.
Il Sarti Antonio di Gianni Materazzo
In precedenza abbiamo accennato al fumetto che Gianni Materazzo, autore sia della sceneggiatura che dei disegni, trasse da Le piste dell’attentato. Quest’opera venne pubblicata per la prima volta sulla rivista «Orient Express», diretta da Luigi Bernardi, nel 1984. Naturalmente Materazzo dovette immaginare e rappresentare il volto e le fattezze fisiche di Sarti partendo dal nulla, dal momento che, come già detto, non si trova nessun suggerimento nei romanzi. Diverso il discorso per gli altri personaggi, che invece Macchiavelli descrive in maniera più o meno precisa ma inserendo sempre tratti fisici ben caratteristici (si pensi al talpone Rosas, identificato in maniera inequivocabile da magrezza e miopia).
Proprio il fatto che Materazzo abbia dovuto immaginare dal nulla l’aspetto fisico del protagonista è al centro degli interventi di Francesco Guccini e dello stesso Macchiavelli che introducono l’edizione del fumetto in volume, pubblicata nel 2005 dall’editore Flaccovio. Ne vediamo qui la copertina, che mostra proprio il volto di Sarti. Come si vede è ben diverso da quello dell’attore Bonacci che lo aveva interpretato anni prima ma, come rileva lo stesso Macchiavelli, è quasi un’anticipazione di come la TV tornerà a rappresentare il sergente qualche anno dopo scegliendo Gianni Cavina.
Loriano Macchiavelli, Gianni Materazzo, Le piste dell'attentato, Palermo, Flaccovio, 2005.