Album "Coscienza sporca": immagini e documenti
La seconda gallery del progetto Ombre sotto i portici è dedicata al romanzo Coscienza sporca, che uscì in prima edizione nel 1995 per l’editore Mondadori. Come sempre presenteremo documenti che riguardano le tematiche trattate dal romanzo. In questa occasione non possiamo non soffermarci sul caso che è sotteso a tutta la trama della storia, il famoso delitto che nel 1902 mise Bologna sulla mappa dei casi criminali più famosi, discussi e controversi. Dedicheremo un breve approfondimento anche al caso della Uno bianca, continuamente richiamato all’interno del romanzo e i cui colpevoli erano stati individuati e arrestati l’anno precedente l’uscita di Coscienza sporca, titolo che evidentemente allude ai due casi criminali - pur così diversi fra loro - appena citati.
Dove non diversamente specificato, l’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione sopra citata.
I documenti presentati sono quasi interamente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato, la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.
Come sempre ricordiamo che per rimanere aggiornati sull’attività di Macchiavelli e ricostruire la sua lunga carriera di romanziere si può consultare il sito a lui dedicato.
La strage del Pilastro - «Il Resto del Carlino», 5 gennaio 1991
Coscienza sporca ripropone più volte lungo le sue pagine il tema scottante del caso della Uno bianca, che è stato “risolto” nel 1994, un anno prima dell’uscita del libro. La scoperta che la più feroce banda criminale degli ultimi decenni fosse formata in gran parte da poliziotti ha ridotto al minimo la fiducia dei cittadini nel lavoro della Questura bolognese e la stampa ha naturalmente trattato l’argomento in maniera molto approfondita, non sempre con la serietà necessaria ma indulgendo spesso al sensazionalismo o al pettegolezzo. Il romanzo ripropone esattamente quanto avvenuto nella realtà. I giornali «ci vanno a nozze e scavano nel marcio» (p. 27) e il superiore di Sarti, Raimondi Cesare, è stato trasferito e rimpiazzato dal dottor Insignito Del Carmine (si veda il terzo capitolo della seconda parte, Il capo se ne va, arriva il capo). Il lavoro del questurino è diventato quindi ancora più difficile, anche perchè viene colto dal dubbio che non ci si possa fidare neanche dei colleghi.
Non possiamo qui ripercorrere la storia della Banda della Uno bianca né proporre i numerosissimi libri e articoli che l’hanno analizzata e raccontata. Ci limiteremo a segnalare alcuni episodi e documenti particolarmente significativi.
Il primo è una delle azioni criminali più efferate compiute dalla banda, quella che verrà poi definita la Strage del Pilastro, del gennaio 1991. Tre carabinieri vennero uccisi dai criminali. Vediamo in questa immagine la prima pagina de «Il Resto del Carlino» che dà notizia del massacro il 5 gennaio 1991.
«Il Resto del Carlino», 5 gennaio 1991.