Album "Coscienza sporca": immagini e documenti
La seconda gallery del progetto Ombre sotto i portici è dedicata al romanzo Coscienza sporca, che uscì in prima edizione nel 1995 per l’editore Mondadori. Come sempre presenteremo documenti che riguardano le tematiche trattate dal romanzo. In questa occasione non possiamo non soffermarci sul caso che è sotteso a tutta la trama della storia, il famoso delitto che nel 1902 mise Bologna sulla mappa dei casi criminali più famosi, discussi e controversi. Dedicheremo un breve approfondimento anche al caso della Uno bianca, continuamente richiamato all’interno del romanzo e i cui colpevoli erano stati individuati e arrestati l’anno precedente l’uscita di Coscienza sporca, titolo che evidentemente allude ai due casi criminali - pur così diversi fra loro - appena citati.
Dove non diversamente specificato, l’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione sopra citata.
I documenti presentati sono quasi interamente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato, la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.
Come sempre ricordiamo che per rimanere aggiornati sull’attività di Macchiavelli e ricostruire la sua lunga carriera di romanziere si può consultare il sito a lui dedicato.
Il Fondo speciale Tullio Murri in Archiginnasio
L’Archiginnasio conserva un fondo archivistico che contiene 45 lettere e 8 cartoline postali inviate fra il 1924 e il 1928 da Tullio Murri alla scrittrice istriana Nike Clama e una lettera di Velia Murri, moglie di Tullio, spedita alla stessa scrittrice dopo la morte del marito. La corrispondenza Murri-Clama (donata all’Archiginnasio nel 1970 dalla sorella della scrittrice, Sabina) è stata pubblicata da Ròiss (al secolo Enzo Rossi) nel volume L'innocenza di Tullio Murri, che a dispetto del titolo sostiene la colpevolezza del figlio del professore in polemica con tesi innocentiste, prima fra tutte quella di sua figlia Gianna, che incontreremo nella prossima immagine.
Nel fondo archivistico sono presenti anche le due fotografie di Tullio che si vedono in questa immagine. Quella a sinistra è utilizzata da Ròiss sulla copertina del libro prima citato e riproposta all’interno del volume (fra le tavole fuori testo) con la didascalia: «T. M. appena uscito dal carcere». Quella a destra invece, anch’essa inviata a Nike Clama, non sembra essere mai stata pubblicata finora se non proprio sulle nostre pagine di presentazione del fondo.
Nello schedone in cui vengono registrate le persone che hanno consultato il Fondo speciale Tullio Murri in Archiginnasio, è indicato che «Enzo Rossi (Ròiss), scrittore italiano», in data 12 dicembre 1974, ha non solo visionato il materiale, ma lo ha anche «fotocopiato tutto». Nel volume però non viene citata la presenza di queste lettere dal fondo posseduto dall’Archiginnasio. Ròiss lamenta il fatto che la famiglia Murri ha negli anni cercato di sottrarre alla curiosità della gente la documentazione riguardante il delitto facendo «incetta presso librerie antiquarie [...] al punto che le memorie di Linda Murri e i libri scritti e pubblicati dalla stessa con lo pseudonimo Anhelus risultano introvabili perfino nelle biblioteche pubbliche» (p. 43-44). Se era così nel 1975, oggi possiamo dire - e speriamo di averlo in parte dimostrato in questa sede - che la documentazione è copiosa e può essere rintracciata e consultata.
Tullio Murri, fotografie
Fondo speciale Tullio Murri, n. 55-56