
Album "Apocalittici e integrati"
In questa gallery raccogliamo documenti che illustrano la genesi e la vita editoriale del saggio Apocalittici e integrati di Umberto Eco (1964), che fanno riferimento ai temi trattati nell’opera o hanno fornito una base informativa per l’autore. Questa non vuole essere un’analisi scientifica ed esaustiva di fonti e documenti utilizzati dall’autore né tantomeno un’interpretazione critica del lavoro di Eco.
Quello che qui proponiamo è il resoconto di un’esperienza di lettura e di ricerca nel patrimonio della nostra biblioteca (con alcune escursioni su altre raccolte documentarie). Non solo non c’è pretesa di esaustività, poniamo anzi una dichiarazione preventiva del fatto che maggiore attenzione si è data alla parte relativa ai fumetti, considerata più interessante e adatta al percorso di lettura del nostro gruppo, mentre canzone e TV sono trattate qui in maniera episodica. Non si fanno inoltre quasi riferimenti ai capitoli Cultura di massa e “livelli” di cultura e La struttura del cattivo gusto, che naturalmente sono però la base teorica implicata nella presentazione dei documenti da noi preparata come del lavoro di analisi dei testi - grafici, testuali e sonori - fatta dall’autore.
Dove non diversamente specificato, l’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione, pubblicata nel 1964.
I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.

Hugo Pratt, Corto Maltese. La ballata del mare salato (1991)
In Apocalittici e integrati Eco non cita fumetti di autori italiani. Negli anni successivi invece si occuperà anche di loro, a partire da Hugo Pratt. Una ballata del mare salato segna l’esordio di Corto Maltese e nonostante venga pubblicato a puntate fra il 1967 e il 1969 (su «Sgt. Kirk», rivista di fumetti nata proprio nel 1967 sulla scia del successo di «Linus») è chiaramente un’opera pensata secondo il respiro più ampio di una narrazione romanzesca (ma in quegli anni ancora nessuno parlava ancora di graphic novel).
Questa edizione del capolavoro di Pratt ha come prefazione un testo dal titolo Geografia imperfetta di Corto Maltese in cui Eco ricorda che l’uscita della Ballata costituì «il modello di un nuovo modo di far letteratura attraverso il fumetto». La mostra Geografie immaginarie, dedicata a Hugo Pratt e di imminente apertura, riecheggia il titolo della prefazione di Eco.
Hugo Pratt, La ballata del mare salato, prefazione di Umberto Eco, Milano, Rizzoli, 1991.