
Album "Apocalittici e integrati"
In questa gallery raccogliamo documenti che illustrano la genesi e la vita editoriale del saggio Apocalittici e integrati di Umberto Eco (1964), che fanno riferimento ai temi trattati nell’opera o hanno fornito una base informativa per l’autore. Questa non vuole essere un’analisi scientifica ed esaustiva di fonti e documenti utilizzati dall’autore né tantomeno un’interpretazione critica del lavoro di Eco.
Quello che qui proponiamo è il resoconto di un’esperienza di lettura e di ricerca nel patrimonio della nostra biblioteca (con alcune escursioni su altre raccolte documentarie). Non solo non c’è pretesa di esaustività, poniamo anzi una dichiarazione preventiva del fatto che maggiore attenzione si è data alla parte relativa ai fumetti, considerata più interessante e adatta al percorso di lettura del nostro gruppo, mentre canzone e TV sono trattate qui in maniera episodica. Non si fanno inoltre quasi riferimenti ai capitoli Cultura di massa e “livelli” di cultura e La struttura del cattivo gusto, che naturalmente sono però la base teorica implicata nella presentazione dei documenti da noi preparata come del lavoro di analisi dei testi - grafici, testuali e sonori - fatta dall’autore.
Dove non diversamente specificato, l’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione, pubblicata nel 1964.
I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.

Cesare Mannucci, Lo spettatore senza libertà (1962)
«E qui non possiamo che richiamare la “Premessa” dell’ottimo libro di Cesare Mannucci Lo spettatore senza libertà (Bari, Laterza, 1962) in cui l’autore si scaglia contro coloro che facilmente esplodono in deprecazioni vociferanti contro la bêtise del cosiddetto uomo-massa: insistendo invece sul fatto che l’unico vero compito dell’intellettuale è oggi quello di comprendere e modificare la situazione dei nuovi mezzi, per non arroccarsi, a dispetto delle proprie intenzioni, su posizioni reazionarie» (p. 352).
Cesare Mannucci, Lo spettatore senza libertà. Radio-televisione e comunicazione di massa, Bari, Laterza, 1962.