BCABo, fondo speciale Marco Minghetti, b. 86, fasc. 8 "Esecuzione dello Stabat Mater per fine di beneficenza (1842)".
Nell'archivio di Marco Minghetti, conservato fra i fondi speciali dell'Archiginnasio, è presente un fascicolo di documenti riferiti ai lavori della commissione incaricata di soprintendere all'esecuzione, commissione della quale Minghetti stesso era fra i membri più autorevoli.
scritta a nome della commissione, a Gaetano Donizetti, che diresse l'esecuzione bolognese dello Stabat Mater.
datata 21 marzo 1842, scritta a nome della commissione, al soprano Clara Novello.
scritta a nome della commissione, alla nobil donna bolognese Clementina degli Antoni, nota in città per il suo salotto frequentato da celebri musicisti fra i quali Rossini, e anche come dilettante di musica, che nell'esecuzione bolognese dello Stabat Mater ebbe la parte del contralto.
scritta a nome della commissione, al celebre cantante russo Nicola Ivanoff che, nell'esecuzione bolognese dello Stabat Mater, ebbe la parte del tenore.
scritta a nome della commissione, al conte Pompeo Belgioioso, rinomato dilettante milanese che, nell'esecuzione bolognese dello Stabat Mater, ebbe la parte del basso.
scritta a nome della commissione, a Pietro Bortolotti, bibliotecario "aggiunto" e di fatto reggente della Biblioteca comunale, trasferita nel Palazzo dell'Archiginnasio nel 1838.
incaricata di soprintendere all'esecuzione, il cui ricavato era destinato, secondo il desiderio di Rossini, alla costituzione di un fondo per i musicisti bolognesi in condizioni di povertà. Della commissione facevano parte, tra gli altri, Marco Minghetti e il marchese Carlo Bevilacqua, ai quali Gioacchino Rossini affidò successivamente il ruolo di suoi esecutori testamentari. Dal verbale, nel quale si possono leggere, fra le altre, le parole di Rossini, si deduce che Minghetti vide respinta la sua proposta di presentare un resoconto pubblico dettagliato delle spese e degli introiti.
della seduta vtenutasi il 6 aprile 1842 in una sala dell'Archiginnasio, della commissione incaricata di soprintendere all'esecuzione dello Stabat Mater, Si decide di pubblicare un rendiconto sommario sul "Giornale di Bologna" e di consegnare il ricavato, netto dalle spese, a Rossini "[…] siacché egli trovi sicuro investimento pel fine di beneficenza [...]".
tenutasi il 20 marzo 1842 in una sala dell'Archiginnasio, della commissione incaricata di soprintendere all'esecuzione dello Stabat Mater, per la sottoscrizione di 100 azioni del valore di tre scudi ciascuna per coniare una medaglia celebrativa da offrire a Gioacchino Rossini.
indirizzata probabilmente al marchese Carlo Bevilacqua, relativa all'invio del testo dell'articolo per la "Gazzetta di Bologna" e del verbale di una seduta della commissione; per entrambi, Minghetti chiede che sia esplicitata la sua opinione circa la pubblicazione del rendiconto delle spese e degli introiti dello spettacolo.
relativi alle tre esecuzioni dello Stabat Mater, il 18, 19 e 20 marzo 1842; in calce la dichiarazione che il ricavato va a costituire un "[…] primo fondo per una istituzione a favore degli artisti bolognesi di musica poveri […]".
in Bologna, nel 1842. Introito netto ritratto dalla esecuzione della grande musica dello Stabat Mater di Rossini, "Teatri, arti e letteratura", n. 949, 21 aprile 1842, p. 72.
