Una Francia sconosciuta
October 22, 2025, 5:00 PM @ Biblioteca Casa di KhaoulaVia di Corticella, 104 40128 Bologna
incontro del Gruppo di lettura itinerante su Simenon

Incontro del Gruppo di lettura Leggere Simenon nelle biblioteche per confrontarsi su Una Francia sconosciuta di Georges Simenon, traduzione di Maria Laura Vanorio, con una nota di Ena Marchi, Adelphi 2024.
L’incontro alla Biblioteca Casa di Khaoula si svolge in collaborazione con la Biblioteca Lame - Cesare Malservisi e con la Biblioteca Corticella - Luigi Fabbri.
Modalità di partecipazione
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
La prenotazione è consigliata e può essere finalizzata inviando una mail a pattoperlalettura@comune.bologna.it oppure presso le Biblioteche Casa di Khaoula, Lame e Corticella.
Le prenotazioni si accolgono dal mese antecedente lo svolgimento dell’incontro.
L’incontro ha una durata massima di 2 ore, e non è necessario aver letto il libro per partecipare.
IL LIBRO
Nella primavera del 1928 Georges Simenon (che ha appena compiuto venticinque anni e ne ha già abbastanza della vita mondana che conduce a Parigi) si compra una piccola barca, la Ginette (lunga quattro metri e larga poco più di uno e mezzo), e parte, in compagnia della moglie Tigy, della domestica (e ben presto amante) Boule e del cane Olaf (un danese sui sessanta chili), per un viaggio attraverso i fiumi e i canali della Francia che durerà ben sei mesi: durante i quali gli capiterà di dormire sotto una pioggia sferzante, o di sguazzare nel fango, o di cercare di arrivare davanti alle chiuse prima delle grandi chiatte tirate dai cavalli, o di manovrare tra rocce a pelo d’acqua... Tre anni dopo, il settimanale «Vu» gli commissionerà quello che diventerà il suo primo reportage: insieme a un giovane fotografo di origine ceca, Hans Oplatka, Simenon ripercorrerà, in macchina questa volta, la «vera Francia», e tornerà a casa con un bottino di duecento fotografie. Solo una decina illustreranno, su «Vu», il racconto dell’esaltante navigazione a bordo della Ginette, ma in questo volume il lettore ne troverà molte di più; e scoprirà che senza quell’«avventura tra due sponde» non esisterebbero romanzi come Il cavallante della «Providence», La balera da due soldi, La chiusa n. 1 – per non parlare di tutte le locande in riva a un fiume dove il commissario Maigret, nel corso di un’inchiesta, va talvolta a trascorrere un paio di giorni, occasionalmente in compagnia della sua signora, fingendo a malapena di essere lì per rilassarsi.
