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La vendetta dei Tughs. Romanzo d'avventure. Da una trama inedita di Emilio Salgari
Illustrazioni interne di Lina Buffolente, illustrazione di copertina di altro autore non identificato.
L'opera è falsamente attribuita a Omar Salgari, che avrebbe ripreso una storia inedita scritta dal padre, ma il vero autore è Riccardo Chiarelli. Si tratta quindi di uno dei numerosi romanzi di Salgari apocrifi che invadono il mercato editoriale italiano dopo la sua morte.
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Illustrazione p. 25: «...Come vide cadere sotto i lacci degli strangolatori i primi che già stavano uscendo all'aperto, si ritirò, con la “Vergine della pagoda” sempre svenuta tra le braccia, nel cuore della boscaglia divenuta un immenso rogo. Ad un tratto il terreno gli era mancato di sotto ed egli era caduto in una strana escavazione, trascinandosi dietro Ada».
Si ringraziano gli eredi di Lina Buffolente per l’autorizzazione all’utilizzo delle immagini.
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Illustrazione p. 31: «Si trovava nella pagoda di dove poche ore prima egli era fuggito portando con sè la vergine sacerdotessa di Kalì. Il simulacro della terribile dea gli stava di fronte con le sue quattro braccia, il brando in una mano, un teschio in un’altra. La faccia tatuata, gli orecchi adorni d'anelli, la bocca contratta in un funebre sorriso, quella statua incuteva veramente spavento».
Si ringraziano gli eredi di Lina Buffolente per l’autorizzazione all’utilizzo delle immagini.
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Illustrazione p. 57: «...Disturbati da quella luce improvvisa e dall'irruzione di tutta quella gente, alcuni enormi vampiri, sorpresi nella loro abituale dimora, volavano di qua e di là, solcando lo spazio e scendendo talvolta in volo radente fin sul capo dei soldati.
Ad un tratto una risata formidabile fece rintronare le volte...».
Si ringraziano gli eredi di Lina Buffolente per l’autorizzazione all’utilizzo delle immagini.
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Illustrazione p. 111: «“Benissimo. Nessuno deve entrare nella stanza dell'ammalato”.
Adagio adagio, gli uomini della scienza schiusero la porta. Nella stanza regnava una dolce penombra, Tremal-Naik, ben composto sul letticciuolo, russava leggermente».
Si ringraziano gli eredi di Lina Buffolente per l’autorizzazione all’utilizzo delle immagini.
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Illustrazione p. 161: «Quando Kammamuri ebbe veduto allontanarsi il feroce capo dei Tughs e ritenne che Ada fosse rimasta sola, oltrepassò la soglia.
La fanciulla era davanti a lui, bella, malgrado i patimenti sofferti, chè il pallore e lo smarrimento del viso parevano accrescerne la grazia...».
Si ringraziano gli eredi di Lina Buffolente per l’autorizzazione all’utilizzo delle immagini.
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Illustrazione p. 183: «I due indiani in un baleno avvinghiarono sempre più di lacci la loro vittima che tentava inutilmente di opporre resistenza, e sollevatala, la trasportarono in un canotto fermo all'orlo di un canale.
“Ferma, Darma!” ripetè il maharatto. E afferrata la tigre per la collottola le impedì di slanciarsi verso gli sconosciuti».
Si ringraziano gli eredi di Lina Buffolente per l’autorizzazione all’utilizzo delle immagini.
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Illustrazione p. 195: «Il fedele servo del cacciatore di serpenti rientra, richiude l'esile porta, vi posa contro una cassa per maggiore sicurezza e, spenta la lanterna, si distende nella sua amaca affidandosi al sonno ristoratore.
Sono le alte ore della notte».
Si ringraziano gli eredi di Lina Buffolente per l’autorizzazione all’utilizzo delle immagini.
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Illustrazione p. 233: «Tutto era deserto. Ma là, in una piccola insenatura, apparve, come indice di salvezza, un canotto abbandonato. Il maharatto lo raggiunse, vi balzò dentro e trasse a sè la fanciulla che ormai non dava segni di vita. Darma seguì il suo esempio».
Si ringraziano gli eredi di Lina Buffolente per l’autorizzazione all’utilizzo delle immagini.