Chiudo la porta e urlo

Paolo Nori attraversa l'avventura poetica di Baldini quasi come non ci fosse altro intorno. L'immaginazione di Baldini si scioglie dentro quella di Nori, fatta com'è di caratteri e di accadimenti apparentemente minimi. Fra spinte e controspinte, fra il "cominciamo pure" e il "continuiamo pure" che ricorrono a battere il ritmo, impariamo che, sempre più, la scrittura di Nori è la messa a fuoco progressiva di un carattere, il suo: il suo essere "coglione", il suo essere "bastiancontrario", il suo essere "matto come un russo", il suo essere innamorato di un poeta come Raffaello Baldini, il suo magone davanti alla casa dei Nori come fosse una scatola di bottoni, il suo stare a vedere la vita come va avanti a ogni svolta imprevista dello stare al mondo.

Martedì 12 novembre alle 18 in Piazza Coperta, Paolo Nori parla del suo libro Chiudo la porta e urlo(Mondadori) con Alberto Rollo e Nicola Borghesi