Album "La stagione del pipistrello": immagini e documenti
La terza gallery del progetto Ombre sotto i portici è dedicata a La stagione del pipistrello, al momento l’ultimo romanzo uscito con protagonista Sarti Antonio, pubblicato nel 2022 dall’editore Mondadori.
L’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce a questa edizione.
La stagione del pipistrello può essere classificato all’interno del genere distopico: dal punto di vista temporale è collocato in un anno imprecisato del futuro prossimo e senza dubbio il mondo raccontato nelle sue pagine è tutt’altro che migliorato rispetto al presente. Il passaggio di una pandemia - “la stagione del pipistrello” è proprio il modo in cui viene identificato nel romanzo il periodo funestato dall’emergenza sanitaria - ha lasciato conseguenze anche peggiori di quelle che stiamo vivendo nella realtà del nostro presente. Macchiavelli in moltissimi suoi romanzi ha lamentato che «Bologna non è più quella di una volta». In questo romanzo l’affermazione va presa alla lettera: la Bologna raccontata è veramente qualcosa che ancora non possiamo conoscere, ma che potrebbe essere il nostro futuro.
I documenti presentati sono quasi interamente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato, la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.
Come sempre ricordiamo che per rimanere aggiornati sull’attività di Macchiavelli e ricostruire la sua lunga carriera di romanziere si può consultare il sito a lui dedicato.
Cartografia e vedute - Bologna e territorio
«Sarti Antonio, sergente, alla scrivania. Si appoggia allo schienale e fissa il muro che gli sta di fronte. Forse guarda la vecchia, ingiallita, stantia, ammuffita planimetria di una Bologna che non c’è più. E da tempo immemore. Nell’ufficio del questurino è rimasta la planimetria. A ricordargli chissà cosa» (p. 54).
L’immagine citata è un classico dei romanzi noir. Negli uffici della polizia è sempre appesa una mappa della città, sulla quale spesso gli investigatori segnano i punti in cui i crimini si sono verificati, o studiano i movimenti dei personaggi. Conoscere la città in cui si opera - la sua topografia fisica e quella sociale - è spesso nozione fondamentale per arrivare alla soluzione di un caso. In La stagione del pipistrello il concetto sembra affermato per contrasto: la carta è ormai vecchia e inservibile, non corrisponde più alla città reale e quindi non può essere di nessun aiuto alle indagini. Un’accentuazione di un atteggiamento nostalgico, che pervade tutta la produzione di Macchiavelli, ma non significa una resa. Anzi, tutto il romanzo è punteggiato di richiami alla storia urbana, di incisi che rallentano il racconto per dare notizie apparentemente inutili - lontane come sono nel tempo - ma che in realtà si rivelano fondamentali per costruire una nuova mappa di Bologna. Il narratore finge che «’sta storia [...] del Torresotto e di porta Genovese» non c’entri niente «con la triste vicenda della Biondina» (p. 59) ma è un inganno: il crimine raccontato e investigato nasce proprio dalle mutazioni registrate dal corpo - di nuovo, fisico e sociale - della città.
Il narratore e Rosas fungono da coscienza di Sarti, esplicitano ciò che lui sente in maniera inconscia di fronte alla mappa ammuffita, l’importanza della geografia e della topografia nel racconto della storia di Bologna. E se si vuole approfondire questo rapporto prima tappa d’obbligo è la banca dati delle carte e mappe del territorio bolognese possedute dall’Archiginnasio, digitalizzate e rese disponibili online. Grazie alla nuova biblioteca digitale ARBOR - Archiginnasio Bologna Online Resources questi documenti sono oggi consultabili con il protocollo IIIF (International Image Interoperability Framework) che permette una visualizzazione ad altissima qualità e la condivisione delle immagini fra diverse piattaforme.
La raccolta è divisa in due sezioni, una dedicata alle carte e mappe della città, l’altra al territorio circostante.
Consulta la banca dati Cartografia e vedute - Bologna e territorio.