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Album "Il cimitero di Praga"
In questa gallery raccogliamo documenti che illustrano la genesi e la vita editoriale del romanzo Il cimitero di Praga di Umberto Eco (2010), che fanno riferimento agli eventi e ai temi trattati nell’opera o che possono avere fornito una base informativa per l’autore. Questa non vuole essere un’analisi scientifica ed esaustiva di fonti e documenti utilizzati dall’autore né tantomeno un’interpretazione del testo letterario (quando abbiamo presentato un’interpretazione critica è perché altri l’avevano già proposta e ci sembrava utile discuterne). Ancor meno si vuole dare un giudizio sui tanti temi complicati e scomodi presenti nel romanzo, che meritano approfondimenti ben più avanzati.
Quello che qui proponiamo è il resoconto di un’esperienza di lettura e di ricerca nel patrimonio della nostra biblioteca (con alcune escursioni su altre raccolte documentarie) che non vuole essere esaustivo di tutte le opere citate nel romanzo. Anzi anche l’assenza dalla gallery di alcuni testi citati da Eco, dovuta spesso al fatto che quella specifica opera non è conservata in biblioteca, può avere un significato per opere che spesso hanno avuto una vita controversa, trattato temi spinosi e viaggiato sul confine fra falso, plagio, provocazione e inganno.
Dove non diversamente specificato, l’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione, pubblicata nel 2010.
I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.
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Umberto Eco, Il cimitero di Praga (2010)
Il romanzo esce nell’ottobre 2010, come di consueto per l’editore Bompiani. Si tratta del sesto romanzo di Eco, atteso e accolto con grande curiosità da media e lettori. Non ci soffermeremo sulla storia editoriale del testo, molto più semplice e lineare rispetto a quella de Il nome della rosa (si veda la gallery ad esso dedicata), anche perché non se ne registrano adattamenti per linguaggi iconografici come fumetto o cinema e TV. Anche dal punto di vista del commento del testo o di una sua correzione da parte dello stesso autore - entrambe cose avvenute col primo romanzo, si vedano le Postille e le modifiche apportate a partire dal 2012 - la situazione è molto meno interessante. Eco commenta il suo lavoro solamente nelle brevi Inutili precisazioni erudite che seguono il testo narrativo (p. 515-521) e in diverse interviste e non viene mai esplicitato il fatto che il testo sia stato corretto o modificato rispetto alla prima edizione pubblicata. Anche l’ultima edizione (La nave di Teseo, 2020), diversamente da quanto fatto dalla stessa casa editrice per Il nome della rosa, non presenta nessun materiale di commento aggiuntivo. Questo però non significa che il testo non sia mai stato ritoccato, come vedremo nella prossima immagine.
Umberto Eco, Il cimitero di Praga, Milano Bompiani, 2010.
Nelle biblioteche del Comune di Bologna il romanzo è disponibile anche in formato ebook e audiolibro su compact disc.