
Album "Il cimitero di Praga"
In questa gallery raccogliamo documenti che illustrano la genesi e la vita editoriale del romanzo Il cimitero di Praga di Umberto Eco (2010), che fanno riferimento agli eventi e ai temi trattati nell’opera o che possono avere fornito una base informativa per l’autore. Questa non vuole essere un’analisi scientifica ed esaustiva di fonti e documenti utilizzati dall’autore né tantomeno un’interpretazione del testo letterario (quando abbiamo presentato un’interpretazione critica è perché altri l’avevano già proposta e ci sembrava utile discuterne). Ancor meno si vuole dare un giudizio sui tanti temi complicati e scomodi presenti nel romanzo, che meritano approfondimenti ben più avanzati.
Quello che qui proponiamo è il resoconto di un’esperienza di lettura e di ricerca nel patrimonio della nostra biblioteca (con alcune escursioni su altre raccolte documentarie) che non vuole essere esaustivo di tutte le opere citate nel romanzo. Anzi anche l’assenza dalla gallery di alcuni testi citati da Eco, dovuta spesso al fatto che quella specifica opera non è conservata in biblioteca, può avere un significato per opere che spesso hanno avuto una vita controversa, trattato temi spinosi e viaggiato sul confine fra falso, plagio, provocazione e inganno.
Dove non diversamente specificato, l’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione, pubblicata nel 2010.
I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.

Protocolli dei "Savi Anziani" di Sion (1921)
Per citare scherzosamente il «formidabile colpo di scena» con cui si apre «il Manifesto dei comunisti di Marx» (p. 390), potremmo dire che uno spettro si aggira per le pagine di Il cimitero di Praga. E anche per le stanze della casa del suo protagonista, visto che nella seconda metà del romanzo Simonini trova spesso tracce di estranei che lo spiano fin dentro la sua abitazione per scoprire i suoi segreti. È lo spettro del servizio segreto russo in Francia, l’Okhrana, con cui Simonini finirà per collaborare dopo essere entrato in contatto con Rachkovskij, che alla fine del romanzo lo ricatterà per ottenere i documenti ai quali il capitano lavora da anni. Questi «Protocolli Praghesi (così almeno li designavo)» (p. 321) sono l’approdo finale della sua carriera di falsario, il punto più alto di decenni di ritocchi, aggiunte, scoperte e invenzioni. Il suo capolavoro di «maestro del riciclo» (p. 401), come affettuosamente lo definisce padre Bergamaschi.
Dal momento in cui lo cede a Rachkovskij, Simonini perde il controllo del suo lavoro che - in un futuro romanzesco che non deve necessariamente coincidere con gli eventi storici - tornerà alla luce proprio in Russia, adeguatamente adattato alle esigenze dell’Okhrana.
Siamo finalmente arrivati al testo che, dopo una diffusione limitata in un primo tempo alla sola Russia, negli anni Venti del secolo scorso inizia a diffondersi anche in Europa occidentale (grazie a una traduzione inglese) e a essere definito Protocolli dei Savi Anziani di Sion. In Inghilterra già nel 1920 ne viene assodata la falsità, ma questo non impedisce che i Protocolli continuino a diffondersi in altri paesi e a essere considerati opera autentica.
In Italia approdano nel 1921: questa l’edizione pubblicata dalla rivista «La Vita Italiana». Il testo vero e proprio dei Protocolli è corredato da una serie di appendici esplicative, come mostra l’indice. L’opera non ottiene in realtà grande interesse nel nostro paese. Solo 15 anni dopo, lo vediamo nelle prossime immagini, viene rilanciata con successo ben più elevato.
Protocolli dei "Savi Anziani" di Sion. L'Internazionale ebraica, versione italiana con appendice, [a cura di] Sergyei Nilus, Roma, La Vita Italiana, 1921.