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Album "Il cimitero di Praga"
In questa gallery raccogliamo documenti che illustrano la genesi e la vita editoriale del romanzo Il cimitero di Praga di Umberto Eco (2010), che fanno riferimento agli eventi e ai temi trattati nell’opera o che possono avere fornito una base informativa per l’autore. Questa non vuole essere un’analisi scientifica ed esaustiva di fonti e documenti utilizzati dall’autore né tantomeno un’interpretazione del testo letterario (quando abbiamo presentato un’interpretazione critica è perché altri l’avevano già proposta e ci sembrava utile discuterne). Ancor meno si vuole dare un giudizio sui tanti temi complicati e scomodi presenti nel romanzo, che meritano approfondimenti ben più avanzati.
Quello che qui proponiamo è il resoconto di un’esperienza di lettura e di ricerca nel patrimonio della nostra biblioteca (con alcune escursioni su altre raccolte documentarie) che non vuole essere esaustivo di tutte le opere citate nel romanzo. Anzi anche l’assenza dalla gallery di alcuni testi citati da Eco, dovuta spesso al fatto che quella specifica opera non è conservata in biblioteca, può avere un significato per opere che spesso hanno avuto una vita controversa, trattato temi spinosi e viaggiato sul confine fra falso, plagio, provocazione e inganno.
Dove non diversamente specificato, l’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione, pubblicata nel 2010.
I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.
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Léo Taxil, Les frères trois points
Quello con Léo Taxil è forse il sodalizio più duraturo e redditizio instaurato da Simonini, che però si presenta sempre allo scrittore - ex massone falsamente convertitosi a un cristianesimo reazionario - con il travestimento dell’abate Dalla Piccola. Ne nasce una vera e propria industria culturale che mira a vendere più libri possibile, sfruttando scandali, controversie, pregiudizi. E sfruttando anche Diana Vaughan, affetta da problemi psichici ed elevata a misterioso fenomeno da baraccone.
Nella prefazione a questo Les frères Trois-Points (qui il frontespizio del primo volume della prima edizione) si vede che l’opera fa parte di un vero e proprio piano editoriale programmato e studiato che ha il titolo complessivo di Revélations complètes sur la Franc-Maçonnerie.
Léo Taxil, Les frères Trois-Points, nouvelle éd., 2 vol., Parigi, Letouzey et Ané, s.d.