Album "I mille volti di Sarti Antonio"
Il romanzo Ombre sotto i portici, pubblicato per la prima volta nel 1976 e in diverse occasioni negli anni successivi, spesso anche insieme ad altri romanzi brevi, offre tematiche in gran parte già affrontate nelle galleries precedenti, a partire dalla doppia visione della città qui rappresentata con una sineddoche dai portici. Elemento generalmente considerato simbolo di civiltà - uno spazio che potrebbe rimanere privato diventa invece luogo pubblico che offre riparo e conforto a chi si trova in strada - può diventare spazio minaccioso, capace di offrire angoli nascosti e oscuri ai malintenzionati.
Per non ripetere tematiche già viste, il romanzo sarà quindi solamente spunto per illustrare brevemente la carriera teatrale di Loriano Macchiavelli - in buona parte precedente la produzione giallistica ma che continua e riemerge anche dopo il successo come romanziere - e spendere qualche parola sulla nascita di Sarti Antonio. Questo ci porterà ad esplorare un aspetto curioso, cioè come nel corso degli anni i personaggi principali della serie dedicata a Sarti Antonio - e in particolare il sergente stesso - sono stati rappresentati in media che prevedono l’utilizzo dell’immagine, statica o in movimento: illustrazioni che hanno accompagnato alcuni romanzi e trasposizioni a fumetti nell’ambito del documento cartaceo, film e serie TV nell’universo della multimedialità.
Da una parte diversi illustratori hanno quindi dato un volto al sergente e ai suoi compagni di avventure - come sempre in maniera più o meno fedele alle indicazioni fornite da Macchiavelli, quando presenti - dall’altra alcuni attori sono stati scelti per mettere i propri lineamenti al servizio dei personaggi. Fra questi uno è veramente diventato il volto per eccellenza di Sarti nell’immaginario del pubblico, tanto che, lo vedremo, è spesso finito anche sulle copertine dei romanzi.
«2000 incontri»
In precedenza abbiamo accennato al fatto che in nessuna delle tre edizioni in volume di Sarti Antonio e il malato immaginario sono state pubblicate le soluzioni al giallo proposte dai lettori. Ci è venuta quindi la curiosita di tornare a sfogliare le pagine di quella rivista. In questa immagine vediamo il riquadro che viene pubblicato alla fine della prima puntata della storia (sul numero di gennaio 1987) per annunciare ai lettori il concorso finale e quindi invitarli a leggere il testo di Macchiavelli iniziando a elaborare una loro soluzione.
Il secondo riquadro compare invece nel numero di maggio 1988, alla fine della penultima puntata. I lettori ora possono inviare le loro soluzioni. La pubblicazione dell’ultima puntata viene rimandata e si annuncia che nel numero di settembre verrà pubblicata la soluzione più divertente - non la più aderente ai fatti, si specifica - prima che si possa poi leggere la soluzione pensata da Macchiavelli.
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«2000 incontri. Mensile di Bologna e dell’Emilia Romagna», I (gennaio-febbraio 1987), n. 1/2
«2000 incontri. Mensile di Bologna e dell’Emilia Romagna», II (maggio 1988), n. 5