LA RACCOLTA
IMMAGINI IN CORSO DI PUBBLICAZIONE
La raccolta di lunari dell’Archiginnasio è conservata tra i rari a stampa della Sala 16 ed è costituita da tre raccoglitori ad anelli di grande formato con fogli in cartoncino su cui sono stati montati in passe-partout i singoli documenti (dal n. 1 al n. 138; intervento di restauro del 1987), cui furono aggiunti successivamente due ulteriori pezzi, conservati in una cartella (i nn. 139 e 140). Tale raccolta costituisce nel suo insieme, per varietà, ampiezza e continuità dell’arco cronologico, un’interessante ‘galleria’ tipologica, che va dal "Pronostico sopra l’anno 1690 calcolato dal sig Martio Cardini” (n. 1) al "Lunario del fascista campagnolo coi baffi ovvero Il gran Longanesi volante per l’anno bisestile 1928” (n. 140), entrambi stampati a Bologna.
La maggior parte dei fogli è illustrata con incisioni raffiguranti i segni zodiacali, i simboli delle stagioni, ritratti di personaggi illustri, di astrologi o vignette satiriche. Il luogo di stampa prevalente è Bologna, seguita da Faenza e da Imola (si veda ad esempio il “Casa mia veneziano. Lunario imolese per l’anno 1849”, n. 102) Molti fogli recano note manoscritte, apposte quasi tutte da un’unica mano, con ogni probabilità da parte di un membro della famiglia Berti, in quanto le note fanno riferimento a date di nascita e di morte di altre persone con questo cognome. In alcuni casi compare insieme a Berti anche il cognome Tozzoni, il quale, oltre a a un riferimento alla B.V. del Piratello di Imola (cfr. “Il Braghirone, per l’anno 1814”, n. 67), potrebbe indicare un’origine o una circolazione di questi documenti in ambito più specificamente imolese. Alcuni controlli a campione effettuati per il secolo XVIII negli alberi genealogici delle famiglie cittadine bolognesi compilati da Baldassarre Antonio Maria Carrati (BCABo, mss. B.698-736) relativamente a nominativi di persone con cognome Berti riscontrati sui lunari hanno dato esito negativo, per cui si può ritenere plausibile un possibile riferimento imolese.