Il Cerchio di gesso

IL '77 NELLA BIBLIOTECA DELL’ARCHIGINNASIO
a cura di Maurizio Avanzolini

La Biblioteca dell'Archiginnasio da oltre due secoli ha tra i suoi compiti principali l'acquisizione e la conservazione di documenti riguardanti ogni aspetto e ogni periodo della memoria storica della città: è quindi ricca anche di documentazione di vario genere (periodici, libri e opuscoli, volantini e manifesti) utile per le ricerche relative alle vicende del Movimento del '77, sia a livello locale che nazionale.

La Biblioteca conserva ad esempio una vasta raccolta di quotidiani locali e nazionali (tra cui «Il Resto del Carlino», «La Repubblica», «Avvenire», «L'Unità», «L'Avanti», «Il Corriere della Sera» e «Il Giorno») e delle principali riviste di politica e attualità pubblicate in Italia nel 1977, tra cui «L'Espresso», «Panorama», «L'Europeo» e «Epoca», oltre ad alcune importanti riviste locali nate proprio nel 1977, come ad esempio «Il cerchio di gesso» e «La Società», mensile della Federazione bolognese del PCI.

Oltre ai periodici, la Biblioteca possiede anche, perlopiù conservati nella Sezione locale, libri e opuscoli prodotti dal e sul Movimento del '77, a partire da Egeria Di Nallo, Indiani in città, Bologna, 1977, uno dei primi libri dedicati a questo tema, fino al più recente Luca Falciola, Il movimento del 1977 in Italia, Milano, 2015, dove l'autore tenta una non facile analisi complessiva delle ragioni e delle caratteristiche della breve ma intensa vita del Movimento del '77.

E infine, nella Sezione Manoscritti e rari si conservano due Fondi speciali in cui è possibile reperire anche volantini, fanzine e manifesti sul Movimento del '77: il Fondo Speciale Volantini politici e il Fondo speciale Volantini e manifesti movimenti politici e ambientalisti.

Il Fondo speciale Volantini politici presenta una raccolta di volantini distribuiti davanti all'ingresso di alcune scuole medie secondarie di Bologna tra il 1971 e il 1986, a cui nel 2015 si sono aggiunti volantini e periodici degli anni 1975-1977 e un raro opuscolo con disegni di Andrea Pazienza, Il Kossiga furioso, pubblicato nel 1977.

Il Fondo speciale Volantini e manifesti movimenti politici e ambientalisti, donato alla Biblioteca nel 2014, è costituito da periodici, volantini e manifesti relativi a movimenti politici e ambientalisti attivi negli anni '70 e '80 del Novecento e presenta vari documenti riguardanti il Movimento del '77 a Bologna.

Una piccola parte dei documenti presenti nei due Fondi speciali sono stati esposti nella mostra documentaria Millenovecento77. Quarant'anni dopo: documenti dagli archivi e dalle biblioteche bolognesi, a cura della Biblioteca comunale dell'Archiginnasio e della Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Emilia Romagna, tenutasi presso l'Ambulacro dei Legisti dell'Archiginnasio dal 2 maggio al 25 giugno 2017.

In questa Appendice documentaria ai testi del seminario Il '77, da vicino e da lontano. Per una riflessione sul PCI nel dopoguerra , tenutosi presso la Biblioteca dell'Archiginnasio il 29 maggio 2017, si può scorrere una selezione dei documenti relativi al Movimento del '77 presenti nei due Fondi speciali sopra citati, in numero molto più ampio dei pochi documenti che è stato possibile esporre nella mostra Millenovecento77. Quarant'anni dopo.

Vengono inoltre riproposti una parte dei testi e dei materiali realizzati nel 2018 dall'Archiginnasio per un sito ora disponibile su Archiveb , la biblioteca digitale dell'Archiginnasio, dedicato a «Il cerchio di gesso», la rivista fondata nel giugno del 1977 da un gruppo di intellettuali bolognesi.

Ed è proprio con il poeta, scrittore, libraio ed editore Roberto Roversi (1923-2012), uno dei fondatori de «Il cerchio di gesso», che introduciamo questa Appendice documentaria.

Roversi scrisse due poesie dedicate a ciò che accadde a Bologna nel 1977: Il libro paradiso (1977) Cento poesie (1978)In questi testi, forse più che nei tanti saggi che hanno cercato di decifrare un fenomeno che ancora oggi, a più di quarant'anni di distanza, appare nella sua complessità e nelle sue enormi contraddizioni difficilmente comprensibile, si respira il dramma di una generazione, ma anche di intellettuali che a quella generazione non appartenevano affatto, che ha bruciato in pochi mesi tutti i propri sogni, in una fiammata di libertà, poesia e creatività, ma anche di violenza e di rabbia, di cui non gli storici ma forse solo le parole di un poeta possono rendere conto.

Così come, anche se ad un altro livello rispetto ai versi di Roversi, molti degli aspetti del Movimento del '77 sono straordinariamente condensati nelle parole di una celebre canzone di Gianfranco Manfredi,Ma chi ha detto che non c'è, dall'album uscito nel 1976 Ma non è una malattia, dove tenerezza e violenza, amore e ferocia, e tutte le contraddizioni, nel bene e nel male, di un movimento che coinvolse e cambiò la vita di migliaia di giovani in tutta Italia, si ritrovano nella canzone simbolo del '77.