Pnôcc. Gli'aventûr d'un buratéin cuntè ai ragazù da Carlo Collodi, vultè in rémma e in dialàtt bulgnàis da L'umaréin dal pàvver, illustrè dal pittàur Umberto Sgarzi
Traduzione dell’opera collodiana in dialetto bolognese, illustrata dal pittore Umberto Sgarzi, che nella sua biografia spiega come sono nate le illustrazioni:
«La mia ultima avventura di illustratore l’ho vissuta col Pinocchio, dopo il fortunato incontro con Dina Lorenzini discendente della famiglia di Carlo Lorenzini, il Collodi. Ho buttato giù le duecentosettanta illustrazioni, come se le avessi disegnate dal vero, tutte di un fiato; e le ho disegnate proprio per me, cosi come le ho sentite, dando al burattino l’immagine voluta dall’autore e da lui concordata allora, nelle prime due edizioni del libro, con gli illustratori Mazzanti e Chiostri. E ho ambientato il mio lavoro nel mondo dei macchiaioli toscani, coevi di Pinocchio e a me così congeniale. Ho imparato ad amare la bella favola di Pinocchio quando ero un bimbo, accanto a mio padre Carlo, che ha trasmesso in me il candore della sua passione di adulto per questa incantevole storia».