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Pnôcc. Gli'aventûr d'un buratéin cuntè ai ragazù da Carlo Collodi, vultè in rémma e in dialàtt bulgnàis da L'umaréin dal pàvver, illustrè dal pittàur Umberto Sgarzi
Traduzione dell’opera collodiana in dialetto bolognese, illustrata dal pittore Umberto Sgarzi, che nella sua biografia spiega come sono nate le illustrazioni:
«La mia ultima avventura di illustratore l’ho vissuta col Pinocchio, dopo il fortunato incontro con Dina Lorenzini discendente della famiglia di Carlo Lorenzini, il Collodi. Ho buttato giù le duecentosettanta illustrazioni, come se le avessi disegnate dal vero, tutte di un fiato; e le ho disegnate proprio per me, cosi come le ho sentite, dando al burattino l’immagine voluta dall’autore e da lui concordata allora, nelle prime due edizioni del libro, con gli illustratori Mazzanti e Chiostri. E ho ambientato il mio lavoro nel mondo dei macchiaioli toscani, coevi di Pinocchio e a me così congeniale. Ho imparato ad amare la bella favola di Pinocchio quando ero un bimbo, accanto a mio padre Carlo, che ha trasmesso in me il candore della sua passione di adulto per questa incantevole storia».
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Illustrazione a piena pagina, inserita tra p. 32 e 33.
«Caso volle che un carabiniere
al fòss lè, prôpi in mèzz a la strè
e lo arresta com’è suo mestiere
par cunsgnèr’l a so pèder Iusfàtt».
Si ringraziano gli eredi di Umberto Sgarzi e La Famèja Bulgnèisa per l’autorizzazione all’utilizzo delle immagini.
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Illustrazione a piena pagina inserita tra p. 40 e 41.
«Viene sul palcoscenico, truce,
al padràn d’qal casôtt d’buratèin;
lui ben sa che il copion che conduce
an prevàd qla baldôria ch’l’è vgno».
Si ringraziano gli eredi di Umberto Sgarzi e La Famèja Bulgnèisa per l’autorizzazione all’utilizzo delle immagini.
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Illustrazione a piena pagina inserita tra p. 48 e 49.
«La fatina gli volle insegnare
che d’busì ai n’è ed du tîp:
quelle che poca strada san fare
cûrti ed gàmb e ch’in vànn tant luntàn».
Si ringraziano gli eredi di Umberto Sgarzi e La Famèja Bulgnèisa per l’autorizzazione all’utilizzo delle immagini.
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Illustrazione a piena pagina inserita tra p. 80 e 81.
«qual non fu poi la sua sorpresa,
quand, andànd da l’amîgh so «Stupèin»,
quasi fòsseci stata un’impresa,
al vdè ch’purtèva anca lò du urciòn!»
Si ringraziano gli eredi di Umberto Sgarzi e La Famèja Bulgnèisa per l’autorizzazione all’utilizzo delle immagini.