Il paradiso perduto

dal 13 al 14 maggio 2022 @ Teatro Arena del Sole - Sala Leo de Berardinis
Via dell'Indipendenza, 44, 40121 Bologna, Italia ‎
copertina di Il paradiso perduto

Repliche:
13/05/2022 ore 21:30
14/05/2022 ore 19:00

 

Teatro La Ribalta – la comunità di danzatori e attori-di-versi fondata nel 2011 a Bolzano – torna sul palco del Teatro Arena del Sole con il nuovo spettacolo di Antonio Viganò.

Sempre sul confine tra realtà e finzione, la compagnia lavora quotidianamente per svelare e cercare “bellezza”, provando a restituirla. Nel 2020 hanno portato in scena il percorso artistico e musicale Otello Circus; adesso presentano in prima nazionale lo spettacolo Il paradiso perduto.

Questo nuovo lavoro riflette sui limiti morali ed etici della scienza, tratto da Frankenstein di Mary Shelley.

Un uomo viene creato artificialmente dal dott. Victor Frankenstein sfidando le leggi dell’epoca. Le buone intenzioni che lo guidano, salvare l’uomo dalla morte e dalla malattia e sollevarlo dal dolore della perdita, falliscono. La creatura non è come il Dottore se l’era immaginata e non corrisponde al modello umano del tempo. Se lo guardi fa paura: è imperfetto, asimmetrico e deforme. In più è dotato di una sua propria sensibilità e di sentimenti profondi.

La sua scuola di vita, da quando viene abbandonato al suo destino, è la violenza che subisce nel suo peregrinare per il mondo in cerca di un luogo dove stare. La sua figura è, per alcuni, una sfida oltraggiosa a Dio, per altri un progresso della scienza che non deve avere limiti, e questa dualità di sguardi e pensieri lo rende un personaggio ancora contemporaneo, che ci interroga su tanti temi ancora oggi: il concetto di bellezza, il concetto di corpo, il concetto di uomo e del suo senso di abitare questo mondo.

Il titolo Il paradiso perduto è tratto dall’omonimo libro di John Milton. Sarà proprio il libro di Milton l’abecedario che formerà la coscienza della creatura.

Il paradiso perduto costituisce, insieme allo spettacolo C’è vita su venere di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, il prologo di Carne, il focus dedicato alla drammaturgia fisica curato da Michela Lucenti per ERT / Teatro Nazionale.

 

di Antonio Viganò
tratto da Frankenstein di Mary Shelley
testo e regia Antonio Viganò
assistente alla drammaturgia e disegno sonoro Paola Guerra
scene e costumi Roberto Banci
luci Andrea Berselli
trucco Giulia De Biasi
distribuzione Claudio Ponzana
organizzazione Martina Zambelli
con Paolo Grossi, Rocco Ventura, Michael Untertrifaller, Jason De Majo, Maria Magdolna Johannes, Mirenia Lonardi, Sara Menestrina, Stefania Mazzilli Muratori, Rodrigo Scaggiante
produzione Teatro la Ribalta - Kunst der Vielfalt
foto di Luca Del Pia


spettacolo a capienza ridotta
Durata: 60 minuti
Biglietti in vendita da venerdì 29 aprile
intero 10€
ridotto 8€