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I ‘quadernucci’ di Niccolò Machiavelli. Frammenti storici Palatini

29 maggio 2024, 17:00 @ Biblioteca dell'Archiginnasio | Sala dello Stabat Mater
Piazza Galvani 1 Bologna

Presentazione del libro di Daniele Conti. 

copertina di I ‘quadernucci’ di Niccolò Machiavelli.  Frammenti storici Palatini

Franco Bacchelli, Lucio Biasiori e Michele Lodone presentano insieme all’autore, Daniele Conti, il volume I ‘quadernucci’ di Niccolò Machiavelli. Frammenti storici Palatini (Edizioni della Normale, 2023).
Modera Guido Bartolucci.
L’eredità libraria di Niccolò Machiavelli comprendeva una congerie di appunti riguardanti la storia contemporanea («memorie delle moderne cose») che furono lasciati dall’autore in uno stato provvisorio sia sul piano del testo, sia rispetto alla forma dei manoscritti che li ospitavano (appunto ‘quadernucci’, come lui stesso li chiamava). Di tali quaderni di lavoro il volume di Daniele Conti presenta il recupero più consistente. Vengono qui pubblicati e commentati sconosciuti frammenti storici rinvenuti in un codice apografo fatto esemplare da Giuliano de’ Ricci, nipote di Machiavelli ed erede delle sue carte.

Un pluridecennale sforzo critico ha provato a contestualizzare le fondamenta del pensiero di Machiavelli all’interno del ‘laboratorio fiorentino’, quel processo collettivo attraverso il quale tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento venne formandosi un nuovo modo di pensare storicamente la politica e politicamente la storia.

Tra questo sapere storico-politico diffuso e la riflessione machiavelliana sono state rilevate le analogie e misurate le debite distanze. Esclusa dall’analisi è rimasta una serie di scritture relative alla storia contemporanea di Firenze, avviate durante gli anni del cancellierato ma lasciate incompiute. Anche perché di questa attività condotta a latere dell’impegno al servizio della Repubblica non si conoscevano fino ad ora che pochi abbozzi.

E invece, licenziato dall’ufficio nell’autunno del 1512, l’ormai ex segretario portò con sé non solo la «lunga esperienza delle cose moderne», ma anche una discreta messe di carte contenenti le «cose moderne» fissate in una scrittura storica e destinate a farsi guida per una più matura riflessione politica.

La pubblicazione dei ritrovati quaderni del lavoro storiografico avviato ante res perditas rappresenta un’acquisizione di rilievo per gli studi su Machiavelli e sul laboratorio di Cancelleria. Ciò che si offre è dunque un viaggio all’interno dello scrittoio di uno dei più grandi autori della nostra storia letteraria e politica. L’edizione è preceduta da un’introduzione storico-filologica che ne studia fonti e struttura; ne discute i problemi testuali e attributivi; e infine ne rileva l’importanza per lo studio dell’evoluzione del pensiero di Machiavelli, dimostrando come dal periodo del segretariato a quello post res perditas i ‘quadernucci’ siano stati una presenza fissa sul medesimo tavolo di lavoro su cui si andavano componendo il Principe, i Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio e l’Arte della guerra.