copertina di Un topolino per amico
Bonny Becker, Kady MacDonald Denton, Nord-Sud Edizioni, 2009
dai 3 anni

Un topolino per amico Bonny Becker, Kady MacDonald Denton, Nord-Sud Edizioni, 2009 dai 3 anni

“A Orso non piaceva avere ospiti. Infatti nessuno lo andava mai a trovare. Aveva persino affisso un cartello:” Così si legge nella prima pagina del libro. Per sapere cosa ci sia scritto nel cartello che recita “Niente ospiti” occorre guardare la piccola illustrazione che sta sotto al testo e che ci mostra la porta di casa di Orso. I contorni dell\'illustrazione sono sfumati, il selciato davanti alla porta, l\'albero a sinistra sono solo accennati. Sta al lettore immaginare il resto della casa. Poi, girando pagina, la narrazione continua attraverso le immagini ad acquarello affiancate da poche parole di testo. Vediamo Orso nella sua cucina preso dalle sue occupazioni solitarie. Qualcuno bussa alla porta, è un topolino che viene prontamente cacciato. Si tratta, però, di un topolino tenace che non si lascia scoraggiare dai rifiuti. Si ripresenta dentro la credenza, quando Orso la apre per prendere una scodella, nel cassetto del pane, nel frigorifero, nella teiera finché il grosso protagonista, stremato non gli offre una tazza di tè. Inizialmente c\'è imbarazzo fra i due, il padrone di casa d\'altro canto non ama gli ospiti, a poco a poco però le resistenze vengono superate e fra una verticale e una barzelletta Orso comincerà ad apprezzare la presenza di un amico. La storia può non avere in sé nessuna particolare originalità, ma è narrata con un ritmo molto accattivante. La risolutezza del topolino è resa dalla ripetizione della stessa sequenza più volte, per quattro volte si ripresenta e viene cacciato e questo diverte molto i bambini. Illustrazioni che riempiono la doppia pagina, su cui lo sguardo si può posare a lungo, si alternano a pagine che presentano illustrazioni più piccole, dai contorni non definiti da un riquadro che ci mostrano, in sequenza, le azioni concitate di Orso nel momento in cui deve impedire al topolino di entrare e che fanno correre veloce lo sguardo verso la pagina successiva. Anche il testo, con cambiamenti delle dimensioni dei caratteri, segnala le parole a cui occorre dare maggior rilievo e sottolinea l\'enfasi che è necessario dare alle diverse parti del discorso. Ci sono inoltre diverse ripetizioni, quelle che i bambini amano tanto, perché danno loro la possibilità di anticipare il testo. Del topolino, ad esempio, ogni volta che viene nominato si ripetono le caratteristiche “piccolo, grigio e con gli occhi sfavillanti”. Il libro è un ottimo esempio di come anche la storia più banale, se ben narrata attraverso testo e immagini e ben strutturata, possa divenire interessante.