copertina di L’amico immaginario
Matthew Dicks, Giunti, 2012
dagli 11 anni

L’amico immaginario Matthew Dicks, Giunti, 2012 dagli 11 anni

Avete mai avuto un amico immaginario? Vi siete chiesti cosa ne sia stato di lui quando non ne avete più avuto bisogno? Budo sostiene di non essere immaginario anche se solo Max riesce a vederlo e anche se gli altri, gli adulti lo definiscono proprio così “amico immaginario”. È Budo il narratore in questa storia. È lui che ci racconta le particolarità di Max, le fatiche dei genitori a rapportarsi a lui, le sue giornate e la vita scolastica. Budo ci racconta anche degli altri amici immaginari e di tutto quel mondo che lui esplora di notte mentre Max dorme. Budo è il sostegno di Max, quello che gli permette di sopportare le ansie quotidiane, quello che lo guida fra le difficoltà della vita di ogni giorno, Questo a Budo piace: finché sarà indispensabile al suo “amico immaginante” non rischierà di sparire. Però, un giorno, è Max a sparire e l’unico testimone della sparizione è Budo che, essendo immaginario, non può essere visto e sentito da nessuno se non da altri amici immaginari. Le indagini, lo sapete meglio di me, sono sempre difficili. Lo sono molto di più se chi indaga non ha la possibilità di comunicare con nessuno. Budo ce la farà. Max l’ha immaginato intelligente e in questa occasione Budo dovrà davvero usare tutta la sua intelligenza, tutto il suo buon senso e tutti i suoi sentimenti. È un libro sorprendente, che si legge tutto di un fiato, trainati dalle indagini, ma anche da questa inattesa idea narrativa.