copertina di Dove le strade non hanno nome
Randa Abdel-Fattah, Mondadori, 2012
dagli 11 anni

Dove le strade non hanno nome Randa Abdel-Fattah, Mondadori, 2012 dagli 11 anni

Hayaat e Samy hanno 13 anni e vivono a Betlemme, in Palestina, sono entrambi arditi e avventurosi. Lei ha una nonna che le racconta, nelle notti di insonnia, come fosse bello vivere sulle colline di Gerusalemme prima che gli insediamenti di Israele costringessero i Palestinesi ad abbandonare le loro case. Lui sogna di diventare calciatore, è cristiano e vuole più di tutto andarsene lontano. L’idea è di Hayaat, lui la segue. Partono una mattina per Gerusalemme per raccogliere un vasetto di terra da portare alla nonna della ragazza. È una vera avventura quella che affrontano: fra le due città ci sono solo 150 chilometri, ma il viaggio può durare moltissimo e essere molto rischioso. Ci sono posti di blocco a cui non si sfugge e un muro invalicabile che separa Israele e la Palestina. I due ragazzi non si perdono d’animo, partono, viaggiano in autobus, in auto, a piedi, si nascondono sotto coperte, si affiancano a Israeliani, attendono ore ai checkpoint, raccontano bugie, inventano storie e soprattutto fanno molti incontri che confermano come la nonna abbia proprio ragione quando dice che tutti gli esseri umani ridono allo stesso modo.