Guido Zucchini

1882-1957

copertina di Guido Zucchini

Nato a Bologna nel 1882, Zucchini conseguì la laurea in ingegneria nel 1905, quindi iniziò a collaborare con Alfonso Rubbiani, affermato restauratore di numerosi edifici storici del bolognese. Consulente del Comitato per Bologna Storica e Artistica, Zucchini affiancò sempre al lavoro nei cantieri una rigorosa ricerca documentale per fare luce su aspetti meno noti od oscuri nella vicenda di un monumento o di un edificio di pregio, nell’attribuzione di un documento. Frequentò con assiduità archivi e biblioteche bolognesi e dagli scaffali di una di queste, la Biblioteca Comunale (oggi Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio), Zucchini prese spunto per aprire il suo primo articolo dedicato alle guide di Bologna, apparso sulla rivista «Strenna storica bolognese» nel 1928:

 

Tutti gli studiosi della storia artistica di Bologna conoscono lo scaffale IX della scansia R della sala 17 della Biblioteca comunale. Una fila assai numerosa di piccoli libri vi sta bene allineata. Il primo a sinistra porta la data del 1675 e man mano gli altri si avvicinano all’età nostra.
Sono tutte guide di Bologna. Altre ancora, le modernissime, fanno capolino qua e là nella stessa scansia in altri scaffali.
Non so se molte città italiane possano vantare tale ricchezza numerica di guide: ma credo possa essere utile vedere se al numero corrisponda la qualità.

 

Nell’articolo Zucchini sottolineava pregi e difetti delle guide, esprimeva giudizi severi o elogi per gli autori che, nel corso dei secoli, hanno descritto la città, proponendo itinerari e descrivendo i capolavori dell’arte e dell’architettura bolognese, alcuni dei quali giunti fino a noi, altri dispersi per cause ignote o distrutti a causa dei bombardamenti del secondo conflitto mondiale. Traccia degli ultimi eventi bellici si ritrova nell’aggiornamento del Catalogo critico pubblicato da Zucchini su «L’Archiginnasio», nel numero unico del 1951-1952. Sulla guida in tedesco che il comando delle truppe germaniche aveva distribuito tra i suoi soldati, Zucchini scrisse:

 

Singolare questa preoccupazione di fare conoscere i pregi artistici della città ai soldati, che non si peritavano, ad esempio, di togliere a preziose serie di opere letterarie un volume o due, di sforacchiare quadri di valore, di appropriarsi di buste contenenti antichi documenti sparpagliandoli al vento allo scopo di servirsi delle buste stesse come tascapane.

 

Il Catalogo critico delle Guide di Bologna di Guido Zucchini è uno strumento prezioso per quanti vogliono intraprendere un viaggio nella storia e nella bellezza della nostra città.
Documentare e preservare il patrimonio storico e artistico di Bologna fu l’impegno che Zucchini portò avanti fino alla morte, avvenuta nel 1957. Il suo lavoro critico ci permette di apprezzare il valore di quanto è giunto fino a noi e, allo stesso tempo, di avere consapevolezza di quanto è andato irrimediabilmente perduto.