Album "One Big Union": immagini e documenti
Diversamente dalla trilogia dei pirati e da Il Sole dell’Avvenire, la trilogia americana non ha una continuity definita dalla presenza ricorrente di alcuni personaggi. Quello che unisce i tre romanzi che la compongono - Antracite (2003), One Big Union (2011) e Noi saremo tutto (2004) - è la tematica principale, cioè la storia del movimento sindacale operaio negli Stati Uniti fra la metà dell’Ottocento e la metà del Novecento. I tre romanzi sono stati pubblicati in volume unico col titolo Trilogia americana (Milano, Mondadori, 2017).
La minore coesione di questa trilogia emerge anche dal fatto che, essendo protagonista di Antracite lo stregone-pistolero Pantera, questo romanzo rientra anche nel Ciclo del Metallo, insieme a Metallo urlante (1998) - una raccolta di quattro racconti, il secondo dei quali si intitola appunto Pantera - e al romanzo Black Flag (2002), in cui ugualmente compare questo personaggio.
Anche per questo motivo questa gallery, rispetto a quelle precedenti, si concentra in maniera quasi esclusiva su un solo romanzo della trilogia, One Big Union, che è stato pubblicato dopo gli altri due ma la cui trama copre il periodo centrale del secolo sopra indicato, dal 1877 - anno in cui si svolge il prologo - al 1919, quando il protagonista Robert “Bob” Coates esce di scena.
I riferimenti al testo verranno fatti per quanto possibile indicandone i capitoli, in modo che possano essere facilmente reperibili sulle diverse edizioni pubblicate. Citazioni di frasi per le quali si renda necessaria l’indicazione del numero di pagina fanno riferimento al volume che contiene l’intera trilogia, precedentemente citato.
IWW. The Structure of the industrial system
Nel capitolo 15, intitolato I Want Whiskey, Coates, infiltratosi per la prima volta fra gli IWW, incontra in un bar padre Hagerty, uno dei primi leader del sindacato, nato da poco. Quest’ultimo gli mostra una copia del mensile «The Voice of Labor» su cui si trova la “ruota” che vediamo qui rappresentata. Di che cosa si tratti lo spiega lo stesso Hagerty:
«“Come potete vedere, si tratta della perfetta descrizione di un sindacato indutriale moderno. Più ancora: la ruota raffigura l’organizzazione di una futura società egualitaria, di cui il sindacato stesso si faccia governo e amministrazione”» (p. 431).
Come dice Elmer, anche lui infiltrato al pari di Coates, Hagerty è «tra i pochi ad avere un progetto chiaro» e la ruota lo testimonia. Ma la natura degli IWW sarà sempre refrattaria a seguire un progetto chiaro e Hagerty uscirà presto di scena.
Nel centro della ruota si può vedere, pur se l’immagine è rovinata, il simbolo degli IWW, più volte richiamato da Evangelisti. Si noti infine che il titolo di questa immagine diventerà anche il titolo del romanzo di Evangelisti.
Immagine tratta da:
Gli I.W.W. e il Movimento Operaio Americano. Storia e documenti, 1905-14, a cura di Renato Musto, Napoli, Thélème, copyr. 1975.