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Album "Il cimitero di Praga"
In questa gallery raccogliamo documenti che illustrano la genesi e la vita editoriale del romanzo Il cimitero di Praga di Umberto Eco (2010), che fanno riferimento agli eventi e ai temi trattati nell’opera o che possono avere fornito una base informativa per l’autore. Questa non vuole essere un’analisi scientifica ed esaustiva di fonti e documenti utilizzati dall’autore né tantomeno un’interpretazione del testo letterario (quando abbiamo presentato un’interpretazione critica è perché altri l’avevano già proposta e ci sembrava utile discuterne). Ancor meno si vuole dare un giudizio sui tanti temi complicati e scomodi presenti nel romanzo, che meritano approfondimenti ben più avanzati.
Quello che qui proponiamo è il resoconto di un’esperienza di lettura e di ricerca nel patrimonio della nostra biblioteca (con alcune escursioni su altre raccolte documentarie) che non vuole essere esaustivo di tutte le opere citate nel romanzo. Anzi anche l’assenza dalla gallery di alcuni testi citati da Eco, dovuta spesso al fatto che quella specifica opera non è conservata in biblioteca, può avere un significato per opere che spesso hanno avuto una vita controversa, trattato temi spinosi e viaggiato sul confine fra falso, plagio, provocazione e inganno.
Dove non diversamente specificato, l’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione, pubblicata nel 2010.
I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.
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Édouard Drumont, La France Juive
Mentre l’abate Dalla Piccola gestisce con Taxil la produzione di bestsellers, Simonini porta avanti altre imprese. La più importante è forse la collaborazione con Édouard Drumont, che di Taxil è avversario dichiarato. Dopo avere letto le «Centinaia di pagine» di questo La France juive, padre Bergamaschi dice a Simonini: «“Ecco uno che evidentemente ne sa più di te”» (p. 400). Sono le parole giuste per spingere il capitano a conoscere l’autore di quest’opera e stabilire con lui il consueto commercio di idee e segreti.
Édouard Drumont, La France Juive. Essai d'histoire contemporaine, 2 vol., Parigi, Marpon & Flammarion, [dopo il 1887].