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Album "Il cimitero di Praga"
In questa gallery raccogliamo documenti che illustrano la genesi e la vita editoriale del romanzo Il cimitero di Praga di Umberto Eco (2010), che fanno riferimento agli eventi e ai temi trattati nell’opera o che possono avere fornito una base informativa per l’autore. Questa non vuole essere un’analisi scientifica ed esaustiva di fonti e documenti utilizzati dall’autore né tantomeno un’interpretazione del testo letterario (quando abbiamo presentato un’interpretazione critica è perché altri l’avevano già proposta e ci sembrava utile discuterne). Ancor meno si vuole dare un giudizio sui tanti temi complicati e scomodi presenti nel romanzo, che meritano approfondimenti ben più avanzati.
Quello che qui proponiamo è il resoconto di un’esperienza di lettura e di ricerca nel patrimonio della nostra biblioteca (con alcune escursioni su altre raccolte documentarie) che non vuole essere esaustivo di tutte le opere citate nel romanzo. Anzi anche l’assenza dalla gallery di alcuni testi citati da Eco, dovuta spesso al fatto che quella specifica opera non è conservata in biblioteca, può avere un significato per opere che spesso hanno avuto una vita controversa, trattato temi spinosi e viaggiato sul confine fra falso, plagio, provocazione e inganno.
Dove non diversamente specificato, l’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione, pubblicata nel 2010.
I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.
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Del movimento artistico in Bologna dal 1855 al 1866
In vista dell’Esposizione Universale del 1867, il Comitato ordinatore per le arti belle sollecita le Sottocommissioni e Giunte presso le RR. Accademie di arti belle e gli Istituti artistici del Regno d’Italia a indicare le espressioni artistiche migliori del territorio di loro competenza, per potere selezionare quelle che poi rappresenteranno il paese a Parigi. Per Bologna, come già successo per l’esposizione londinese del 1862, ad assumersi l’incarico di selezionare e segnalare le «locali notizie tutte atte a mettere in evidenza le forze varie che da ogni lato convennero a mantener vivo il sacro fuoco dell'arte, nell'ultimo decennio» (Del movimento artistico in Bologna dal 1855 al 1866, p. 8) è Cesare Masini. Vediamo qui la copertina del volumetto che raccoglie il suo lavoro.
Del movimento artistico in Bologna dal 1855 al 1866, per Cesare Masini in occasione della Esposizione universale di Parigi del 1867, Bologna, Regia Tipografia, 1867.